L’onda blu contro la plastica: rimosse 6 tonnellate di rifiuti dal litorale veneto

Una nuova straordinaria iniziativa ambientale ha visto 530 volontari Plastic Free Onlus ripulire il litorale veneto raccogliendo 6 tonnellate di rifiuti in un weekend.

Un esercito di oltre 500 volontari ha ripulito le coste venete in un weekend di mobilitazione senza precedenti. L’iniziativa “Mare d’Amare“, organizzata da Plastic Free Onlus, ha portato alla rimozione di oltre sei tonnellate di rifiuti, trasformando il litorale da Bibione al delta del Po in un esempio virtuoso di cittadinanza attiva per l’ambiente.

Durante il primo fine settimana di aprile, nove località costiere venete sono state teatro di un’imponente operazione di pulizia ambientale che ha coinvolto comunità locali, istituzioni e aziende. “Era da tanto tempo che sognavo questa giornata e finalmente è arrivataha dichiarato Riccardo Mancin, coordinatore nazionale dei referenti Plastic Free e organizzatore dell’iniziativa Unire tutela ambientale, cultura, conoscenza del territorio ed eccellenze locali è un punto di inizio su cui intendo fare leva per il prossimo futuro. I numeri e l’entusiasmo ci dicono che siamo sulla strada giusta”.

L’intervento più significativo è avvenuto a Porto Caleri di Rosolina, dove si sono radunati ben 112 volontari provenienti non solo dal Veneto ma anche dall’Emilia-Romagna. Il “bottino” più consistente, invece, è stato raccolto sull’isola di Scanno Cavallari, con quasi due tonnellate di plastica e rifiuti rimossi in una sola giornata.

La fragilità del Mar Adriatico

Il problema dell’inquinamento da plastica rappresenta una minaccia particolarmente grave per l’Adriatico e l’ecosistema marino del litorale veneto. Questa zona, caratterizzata da un delicato equilibrio ambientale tra lagune, foci fluviali e mare aperto, risulta particolarmente vulnerabile all’accumulo di microplastiche. Secondo recenti studi, l’Alto Adriatico è tra le aree con la più alta concentrazione di particelle di plastica in Europa, con effetti devastanti sulla fauna marina e, di conseguenza, sulla filiera alimentare locale.

Il successo dell’iniziativa è stato possibile grazie anche al supporto di numerosi partner locali, tra cui Finpesca SpA, Rifugio Il Ghebo, Apicoltura Marangon, e le aziende di gestione rifiuti Aqualab, Ecoambiente e Veritas. Significativa è stata anche la partecipazione diretta di rappresentanti istituzionali come gli assessori Michele Capanna di Porto Viro e Sara Biondi di Rosolina.

Mare d’Amare ha dimostrato che l’amore per il territorio può trasformarsi in azione concreta“, ha commentato Roberto Marrazzo, referente regionale Veneto di Plastic Free, aggiungendo che l’associazione continuerà a essere presente sul litorale con attività di educazione ambientale e ulteriori interventi di pulizia.

I risultati dell’iniziativa si inseriscono in un quadro più ampio di attività che, dall’inizio dell’anno, ha visto Plastic Free Onlus organizzare in Veneto 141 eventi con la partecipazione di duemila volontari, rimuovendo quasi 40 tonnellate di rifiuti. Particolarmente rilevante è anche l’impegno dell’associazione nelle scuole, dove sono stati coinvolti in attività di sensibilizzazione ambientale circa quattromila tra studenti e cittadini.

La sfida dell’inquinamento da plastica rimane enorme, ma iniziative come “Mare d’Amare” dimostrano che il coinvolgimento attivo delle comunità locali può fare la differenza nella protezione di uno dei patrimoni più preziosi del Veneto: il suo litorale.

L’impegno di Plastic Free anche all’estero

La onlus ha già realizzato diverse missioni all’estero, tra le più recenti quella in Giordania dove sono state rimosse oltre 3mila tonnellate di plastica; mentre nel prossimo futuro ci sarà dal 22 al 25 aprile, in occasione della Giornata mondiale della Terra, un intervento al confine con l’Arabia Saudita per ripulire l’ambiente dai rifiuti abbandonati dal turismo illegale, che periodicamente si accumulano creando vere e proprie discariche.

Si tratta di accampamenti temporanei che prevedono la macellazione e la consumazione di animali (ovini) attorno a falò per il divertimento dei turisti stranieri – spiega Silvia Pettinicchio, coordinatrice dello sviluppo internazionale Plastic Free, – al termine di questi banchetti, però, nessuno pulisce e tutto quello che viene utilizzato resta nell’ambiente distruggendo un luogo così suggestivo e unico”.

Racconta il presidente e fondatore di Plastic Free, Luca De Gaetano: ” Dopo un lungo lavoro durato quasi cinque anni, oggi siamo presenti in 35 Paesi e abbiamo raggiunto importanti risultati: circa 260mila volontari, oltre 1.200 referenti e 4,4 milioni di chili di plastica rimossi in quasi 8.000 appuntamenti di pulizia ambientale. Sappiamo che possiamo e dobbiamo fare molto di più. Per questo abbiamo deciso di andare oltre i confini nazionali”

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