Sanità più accessibile grazie al digitale

Le persone povere aumentano e i costi della sanità decollano. Una collaborazione 'digitale' promette ora scelta, velocità e rateizzazione delle spese sanitarie.

La salute e il benessere sono diritti fondamentali dell’uomo, rappresentano il pilastro di ogni società civile e, dal 2015, sono anche uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

In Italia, già con legge di istituzione del servizio sanitario nazionale nel 1978, si sono stabiliti dei principi guida per l’azione sanitaria pubblica che sono universalità, uguaglianza, equità. Ma non sempre nella realtà, questi principi sembrano trovare completa applicazione, perché sebbene il nostro sistema sanitario molto buono in un confronto con la media mondiale, ci sono ancora moltissimi margini di miglioramento: per esempio, esistono enormi differenze tra regioni e tra nord e sud dello stivale; la spesa sanitaria pubblica è scesa negli ultimi anni, creando sacche di disservizio, e ancora esiste la cosiddetta ‘malasanità’; i ticket sanitari stanno diventando un problema per molte persone, considerata la crisi e l’impoverimento degli ultimi anni (aumenta considerevolmente la povertà assoluta, in cui ricadono in Italia oltre 5,6 milioni di persone); c’è carenza di medici e nuovo personale; la pandemia ha, come è noto, assorbito moltissime risorse creando problemi nella gestione ordinaria, nella prevenzione e nelle cure di tutte le altre patologie.

Tutto ciò si riflette nella maggiore difficoltà di tante persone ad accedere alla sanità, che spesso rinunciano alle cure o cercano centri terapeutici o diagnostici più economici.

Secondo l’Osservatorio sulla povertà sanitaria realizzato da Banco Farmaceutico , nel corso del 2020 queste strategie ‘difensive’ o di risparmio sono state praticate complessivamente dal 15,7% delle famiglie italiane che includono il 33% delle famiglie povere (661 mila famiglie composte da circa 1 milione 844 mila persone), che hanno evidenti maggiori difficoltà (fonte: Bilancio povertà sanitaria 2021).

Una risposta obbligata per molte famiglie, ma certamente non una soluzione, considerato che trascurare la salute è un comportamento che in alla fine, in qualche modo, si paga comunque.

Due società innovative hanno cominciato a collaborare, permettendo di pagare a rate le prestazioni sanitarie, una novità nel suo genere, che potrebbe essere preso come esempio anche dal settore pubblico.

Esistono già studi professionali, specialmente dentistici (in cui le cifre dei trattamenti sono elevate) dove si possono fare pagamenti dilazionati, ma la soluzione di cui parliamo ora è più completa.

CupSolidale.it è un sito di prenotazioni sanitarie private in Italia che esiste dal 2017 per facilitare agli utenti la comparazione e la scelta tra diverse strutture sanitarie private, e Scalapay è un innovativo servizio di pagamenti che consente di fare acquisti online a rate e senza costi aggiuntivi. Grazie alla loro collaborazione qualunque cittadino che prenoti una visita con CupSolidale.it potrà prima di tutto scegliere tra tanti il professionista/servizio che preferisce e poi pagare la prestazione sanitaria privata in 3 rate mensili senza interessi o commissioni. Per usufruirne è richiesta una carta di credito o una prepagata, non ci sono costi sggiuntivi.

Leonardo Aloi, amministratore di CupSolidale dice: “Dopo la pandemia l’offerta sanitaria deve essere completamente ripensata a cominciare dalle tempistiche; una maggiore  flessibilità nei pagamenti significa adattarsi al momento storico e dare a tutti la possibilità di accedere subito alla prestazione sanitaria senza liste di attesa e di farlo con la serenità di poter pagare con calma senza oneri aggiuntivi. Una famiglia numerosa ad esempio potrà ora prenotare più esami per i propri componenti, senza rimandare gli accertamenti al mese successivo”. Simone Mancini, amministratore di Scalapay aggiunge: “Crediamo fortemente in questo percorso che ha l’obiettivo di sostenere la prevenzione e le cure mediche senza gravare troppo sul proprio reddito mensile. Crediamo che la possibilità di effettuare i pagamenti suddividendoli in tre rate possa incentivare le persone a prendersi più cura della propria salute”.

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