Fino a oggi la B Corp Scool ha coinvolto oltre 30mila giovani tra i 14 e 19 anni, 1400 solo nell’ultima edizione. In una scuola come quella italiana, appesantita, trascurata, e spesso poco motivante per gli studenti e lo stesso corpo insegnante, un’iniziativa come la B Corp School è una ventata di ossigeno. Capace di portare i temi dentro la scuola temi e metodi più contemporanei, di dare stimoli ed educare all’innovazione e all’imprenditorialità i giovani, tirando fuori il loro talento. Di creare ‘changemaker’, persone che cambiano il mondo.
La B Corp School è un’iniziativa di InVento Lab, volta a sostenere nelle scuole la creazione di una cultura imprenditoriale che abbraccia il modello dello sviluppo sostenibile e delle società benefit. Si rivolge a scuole di ogni grado, in particolare agli istituti superiori – nei programmi di alternanza scuola lavoro – e coinvolge aziende, istituzioni e collettività: le aziende lanciano sfide legate agli SDG (i sustainable development goal delle Nazioni Unite, ndr), le scuole rispondono e sviluppano i progetti e in alcuni casi nascono anche startup vere e proprie. La B Corp School è un percorso di Education riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.
Nella gara finale dell’ultima edizione, la Changemaker Competition, che ha recentemente premiato le migliori idee di startup dell’anno create dagli studenti di diverse scuole (selezionate in un percorso che è partito da circa 70 progetti) di talento se n’è visto tanto.
Palline da padel rigenerate. Bio mattoni contro il cambiamento climatico che catturano CO2 e mattonelle cinetiche in grado di generare energia.
Sono alcune delle idee green, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, delle giovani startup presentate all’evento finale della B Corp School, tenutasi quest’anno negli spazi di Le Village by CA Milano, incubatore di progetti innovativi, per l’occasione brulicante di giovani arrivati da tante parti d’Italia, accompagnati dai propri insegnanti: c’erano undici scuole finaliste, che si sono aggiudicate il podio, 6 premi e 2 menzioni speciali.
Sul podio del premio B CORP SCHOOL troviamo:
1° classificato C-Plant – 3C, Liceo Sensale di Nocera Inferiore. C-Plant è una startup di economia circolare per il territorio che contribuisce alla risoluzione del problema del disboscamento da parte delle pizzerie del Salernitano grazie anche al recupero della cenere di scarto prodotta dalle pizzerie, ristoranti locali e privati cittadini.
2° classificato Aset – 3AS, Liceo Curie di Tradate. Aset offre un sistema di pavimentazione innovativo costituito da piastrelle in grado di trasformare l’energia cinetica in energia elettrica immagazzinabile. Il progetto ha già ricevuto un contributo ministeriale.
3° classificato WateRecycle – 3ABA ITIS Da Vinci di Parma. Questa startup ha sviluppato un sistema a doppio filtraggio con lo scopo di riutilizzare le acque di scarico e risparmiare così acqua potabile, attualmente utilizzata negli scarichi del wc.
L’edizione 2023 ha coinvolto 67 classi di 37 scuole di tutta Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, oltre 120 docenti e 140 mentor e giudici esperti di imprese B Corp. Le classi, guidate dal team InVento Lab e da mentor esperti provenienti dal mondo dell’imprenditorialità sostenibile, hanno presentato vere e proprie B Startup valutate da una Giuria di 80 esponenti di prestigio del mondo imprenditoriale, accademico e giornalistico della sostenibilità.
Premi e menzioni extra assegnati:
- Il Premio B Community, per la startup che ha creato maggior impatto positivo sulla comunità locale, a BS-Wood – 4A1 dell’Istituto Beretta di Brescia la quale produce, insieme alla comunità locale, casette per piccoli animali e insetti realizzate con materiale sostenibile per la salvaguardia e aumento della biodiversità.
- Il Premio B Green, per la startup che ha sviluppato la tematica della sostenibilità nel modo più approfondito e innovativo, a WECOB – 4C dell’IIS Via Carlo Emery, 97 di Roma: la startup mira alla riduzione degli sprechi correlati al mondo del tennis e del padel, rigenerando le palline usate per poi venderle in contenitori di cartone.
- Il Premio B SDGs, per la startup che ha maggiormente condiviso valori e obiettivi degli SDGs, a ECOSYN – 4C BIO IS Fermi di Mantova, la quale ha ideato un biomattone prodotto con Batterio fotosintetico e componenti 100% naturali.
- Premio B Pop(ular) a Acquafeel – 3A AFM dell’ IIS Primo Levi di Badia Polesine: la start-up ha ideato un sistema di depurazione acqua per il suo riutilizzo immediato sia in ambito civile che industriale attraverso una filtrazione organica e naturale.
- Menzione Speciale InVento Lab e B Lab a Agrolive – 3C GAT del IIS G. Bonfantini di Novara
- Menzione Speciale Climate Change – a cura di CESVI: Abruzzo Season Events, 3G Liceo Einstein di Teramo
- Menzione Speciale STEM – a cura di Fondazione Cariparma: WateRecycle, 3A BA dell’ITIS Da Vinci di Parma
- Menzione Speciale Cura del Territorio – a cura di Fondazione Compagnia di San Paolo: Health Charger, 3A dell’Istituto G. Casini di La Spezia
- Menzione Speciale Turismo Sostenibile – a cura di Kel12: Majoriamoci, 4A AFM dell’IIS Majorana di Torino.
- Premi speciali delle B Corp Dermophisiologique e Miomojo: Giallo D’Abruzzo, 3I del Liceo Einstein di Teramo e BS-WOOD, 4A1 IIS C. Beretta di Gardone Val Trompia (BS).










Lancio della Impact Education Coalition
Forte del successo crescente della B Corp School, e soprattutto della necessità di lavorare tanto sulla ‘quality education’ ( Sdg 4) per preparare i leader e gli imprenditori di domani alle molteplici sfide ambientali e sociali che li attendono, InVento Lab ha lanciato un’iniziativa ancora più ambiziosa, la Impact Education Coalition, la prima coalizione che parte dall’Italia per accelerare il cambiamento attraverso la messa a sistema di iniziative di green education e attivismo.
Le imprese aderenti alla Impact Education Coalition sono già 16 in partenza e c’è spazio per nuovi aderenti: l’impegno sarà quello di attuare una strategia di cambiamento culturale attraverso iniziative di formazione, volontariato e attivismo partendo dai giovani sul proprio territorio e dai propri collaboratori e stakeholder. La rete si propone di raggiungere un impatto significativo che vada oltre le singole iniziative, elevi la qualità delle iniziative lanciate e possa coinvolgere almeno un milione di persone entro il 2030.