Secondo il report annuale realizzato da B Lab Italia, tra il 2023 e il 2024 il numero di B Corp nel nostro Paese è cresciuto del 26%, raggiungendo un totale di 327 aziende con un fatturato complessivo che supera i 15,7 miliardi di euro.
Nel corso dell’ultimo anno, 68 nuove realtà hanno ottenuto la certificazione, contribuendo con 2,3 miliardi di euro di fatturato aggiuntivo al movimento delle B Corp italiane. A livello regionale, la Lombardia si conferma la prima regione per numero di imprese certificate (113 B Corp), seguita da Emilia-Romagna (46), Veneto (37) e Piemonte (27).
Osservando il trend di crescita territoriale, l’Umbria ha registrato l’aumento più significativo nel 2024, con una crescita del 166% rispetto al 2023, seguita dalla Liguria (+133%), dal Trentino Alto-Adige (+60%) e dalla Toscana (+50%).
Dal punto di vista settoriale, il comparto dei servizi si afferma come il più rappresentato, con 168 aziende certificate (51%), seguito dalla manifattura (110 aziende, 34%) e dal retail (41 aziende, 13%). Il settore dell’agricoltura, invece, rimane il meno rappresentato con solo 8 imprese certificate (2%).
Nel 2024, il comparto della manifattura ha registrato la crescita maggiore in termini di nuove B Corp, con un incremento del 33%, mentre il retail ha visto un aumento del 28% e il settore dei servizi del 24%.
Origini e diffusione del movimento B Corp
Il movimento B Corp è nato nel 2006 negli Stati Uniti grazie all’iniziativa di ex imprenditori di AND 1, che hanno fondato B Lab per promuovere pratiche aziendali socialmente responsabili. L’obiettivo era creare una comunità di aziende determinate a utilizzare l’imprenditoria come forza positiva, fornendo standard chiari per distinguersi da chi si limita ad azioni di comunicazione e definendo un quadro legale per garantire che l’impegno sociale possa mantenersi oltre la presenza attiva dei fondatori.
Per ottenere la certificazione B Corp le aziende devono ottenere un punteggio minimo attraverso la compilazione del B Impact Assessment (BIA).
Le Società Benefit in Italia
In Italia, la forma giuridica di Società Benefit è stata introdotta nel 2016, permettendo alle aziende di integrare nel proprio oggetto sociale finalità di beneficio comune, oltre agli obiettivi di profitto. A fine 2023, il numero di Società Benefit nel nostro Paese ha raggiunto 3.619 unità, segnando una crescita del 37,8% rispetto all’anno precedente.
Tra il 2019 e il 2022, queste imprese hanno registrato un incremento del fatturato del 37% in termini mediani, più del doppio rispetto alle imprese non-benefit (+18%). Inoltre, presentano una maggiore produttività per addetto e livelli di redditività superiori.
Uno sguardo al contesto internazionale
A livello globale, il movimento B Corp continua a crescere, con oltre 9.480 aziende certificate in più di 77 Paesi, operanti in oltre 90 settori diversi. In Europa, l’Italia si posiziona al secondo posto per numero di B Corp, a pari merito con i Paesi Bassi, mentre la Francia guida la classifica con 376 aziende certificate.
Vantaggi strategici e prospettive future
Le B Corp e le Società Benefit dimostrano che l’impegno verso il bene comune può potenziare la crescita e la competitività delle aziende. Secondo Anna Puccio, Managing Director di B Lab Italia, “la B Corp Community continua a rappresentare un Paese particolarmente virtuoso in termini di innovazione, lungimiranza, crescita e creazione di valore condiviso”.
Questo modello imprenditoriale, che concilia profitto e sostenibilità, sta ridefinendo il concetto di successo aziendale, promuovendo un’economia più inclusiva e rigenerativa.
L’incremento delle B Corp in Italia riflette una crescente consapevolezza da parte delle imprese sull’importanza di adottare pratiche sostenibili e responsabili, integrando obiettivi di profitto con l’impegno verso la società e l’ambiente. Questo trend positivo evidenzia la volontà delle aziende italiane di contribuire a un’economia più equa, trasparente e attenta al futuro del pianeta.