Barche riciclabili, un innovativo esempio di economia circolare

Le ha inventate a Monfalcone una giovane società italiana che ha ideato un nuovo materiale

Tra i primati italiani, secondo la Fondazione Symbola, ci sono la nautica da diporto in cui siamo il primo paese in Europa per saldo commerciale e tra i principali esportatori al mondo, per un fatturato globale di 4,78 miliardi di euro; e siamo anche campioni nel riciclo dei rifiuti e nell’economia circolare.

Come è noto da tempo non ce la caviamo male nemmeno nel design e nella creatività, il nostro Paese ha dunque il giusto terreno per fare nascere un’iniziativa imprenditoriale come quella di Northern Light Composites – NL Comp – nata a Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia, dalla passione per la vela e per le tecnologie dei materiali di tre giovani, che hanno deciso di impegnarsi per la salvaguardia del mare, cercando (e possiamo dire trovando!) una soluzione definitiva al problema vetroresina.

La passione per il mare e per la vela accomuna tante persone, la maggior parte delle quali, da buoni amanti della natura, sono anche rispettosi e attenti agli aspetti di sostenibilità. Eppure non tutti conoscono l’impatto ambientale proprio delle imbarcazioni realizzate in vetroresina, materiale prevalente nella realizzazione di barche, che quando giungono a fine vita vengono spesso abbandonate nei cantieri, nei porti, o addirittura deliberatamente affondate, con conseguenze negative sulla fauna e la flora marine.

vecchie barche in vetroresina abbandonate
Cimitero di barche in vetroresina

Inoltre, la vetroresina (che come dice la parola è in sostanza fatta di fibre di vetro) richiede per essere realizzato un elevato dispendio energetico, perché possono essere prodotte solo ad alte temperature. La lavorazione delle resine poi è potenzialmente pericolosa per la salute. Inoltre, a fine vita, le possibilità di riutilizzo di questo tipo di materiale composito sono davvero scarse. A questo, va aggiunto che finora, sul mercato non esisteva un’alternativa alla vetroresina, ecosostenibile e riciclabile.

“Nel 2011 circa 75.000 imbarcazioni in vetroresina non erano più in circolazione nel mondo e il 54% di queste è stato abbandonato, con oltre 53.460 tonnellate di rifiuti da smaltire. Negli ultimi dieci anni, questo disastro ambientale non si è mai fermato”.  Racconta Andrea Paduano, uno dei tre fondatori di NL Comp (Northen Light Composites), la società che ha appunto ideato un nuovo materiale per realizzare lo scafo delle imbarcazioni al posto della vetroresina. Un nuovo materiale prodotto a partire niente meno che dal lino.

Dal lino al mare, un esempio di economia circolare nella nautica

“Abbiamo studiato, testato e messo a punto un materiale composito con fibre di origine vegetale (principalmente lino), realizzato grazie a tecnologie innovative e sostenibili, che permette il riciclo delle imbarcazioni. Lo abbiamo chiamato rComposite. È il seme per una nuova economia circolare nella nautica da diporto” – sottolinea Piernicola Paoletti, un altro dei fondatori della giovane startup.

Con il nuovo materiale creato, la società (che possiamo definire anche un piccolo cantiere navale) ha già realizzato diversi prototipi di piccole imbarcazioni, proprio per mettere alla prova il materiale stesso, per realizzare i quali hanno collaborato anche velisti di fama internazionale e progettisti d’eccellenza come Matteo Polli. Prima ha lanciato Ecoprimus, una piccola deriva per giovanissimi e da iniziazione, poi ha lanciato una sportboat, imbarcazione da competizione. I risultati sono stati eccezionali, tanto da far diventare questa giovane realtà beniamina della stampa di settore internazionale. “Grazie a questa tecnologia, i nostri yacht da diporto e le nostre barche a vela non sono solo performanti, ma anche ecosostenibili e rispettosi della salute dei lavoratori” commenta Paduano.

il progetto di una barca a vela sostenibile di NL Comp
Il progetto di una barca a vela sostenibile di NL Comp

Tre imbarcazioni e progettisti di eccellenza

“Il prototipo Ecoprimus e la sport boat Ecoracer sono già pronte per la produzione. Si tratta delle prime imbarcazioni riciclabili sul mercato – racconta Fabio Bignolini, un altro dei fondatori.  “Entrambe sono costruite con fibre di lino e anima in PET riciclato o riciclabile, tenute insieme dalla nuova resina termoplastica Elium, che garantisce il riciclo a fine vita. Poi c’è la deriva volante Ecofoiler, ispirata ai monoscafi foil AC75 dell’America’s Cup. Saremo pronti a venderla nel 2022. La tecnologia produttiva di tutte le nostre imbarcazioni è l’infusione sottovuoto, che rende necessario un grosso lavoro di ricerca e sviluppo, perché rappresenta una novità assoluta nel settore”.

imbarcazione Luna Rossa
L’ AC75 Luna Rossa di Prada all’America’s Cup

Il materiale innovativo che può sostituire la vetroresina c’è e funziona, le prove tecniche sono andate bene, i fondatori di questa società sanno il fatto loro. Cosa manca per avviare la produzione?

Per crescere e produrre su larga scala le sue imbarcazioni NL Comp ha però bisogno di fondi. Ecco perché ha deciso di aprire il capitale sociale attraverso una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Activant.eu. “Quello che raccoglieremo verrà investito principalmente proprio in R&D e prototipazione”.

Il portale di crowdfunding dedicato all’innovazione sostenibile

Si chiama ‘equity crowdfunding‘ una modalità di investimento in società innovative che permette a chiunque può investire tramite portali dedicati, diventando socio della società in proporzione a quanto vorrà investire, spesso si può investire anche cifre modeste, nel caso di NL Comp il minimo è 2000 euro.

Ad ospitare la campagna di equity crowdfunding di NL Comp è Activant.eu, un portale dedicato alle campagne delle Startup e PMI ad alto impatto sociale e innovativo.

Per investire è sufficiente andare all’indirizzo: https://activant.eu/Esplora/Campagna/15 e decidere l’importo da versare per sostenere una giovane startup italiana che protegge il mare e l’ambiente.

Photo by Ludomił Sawicki on Unsplash

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