L’86% delle aziende nel settore dei servizi finanziari (banche, assicurazioni, ecc.) che operano in Italia promuove all’interno dell’azienda la Diversity, Equity e Inclusion (Diversità, equità, inclusione, DE&I), in particolare le politiche volte alla parità di genere.
È quanto emerge da uno studio della società di consulenza Deloitte in collaborazione con la School of Management dell’Università degli Studi di Milano e volto a misurare il livello di maturità del grado di inclusione nelle organizzazioni raggiunto dalle aziende del settore finanziario.
Secondo lo studio, cresce l’attenzione nei confronti delle tematiche di genere (con la promozione della rappresentanza femminile e di formazione sull’empowerment), le iniziative legate alla genitorialità, lo sviluppo di una leadership inclusiva.
Tuttavia, il dato reale è che ancora oggi meno del 20% delle posizioni di vertice nelle aziende finanziarie è affidato alle donne, mentre la percentuale sale al 30% per quanto riguarda le posizioni di middle management.
Lo studio ha anche messo in evidenza un grande divario fra piccole aziende e organizzazioni appartenenti a grandi network internazionali, infatti fra le aziende che hanno partecipato all’indagine e che dichiarano di avere una governance DE&I, quasi 8 su 10 afferiscono a un network internazionale (79%) e hanno più di 1.000 dipendenti (85%). Il 52% delle organizzazioni non hanno una governance DE&I, cioè non hanno delle politiche strutturate rvolte a questo tema.
Rimane abbastanza limitata l’inclusione della popolazione LGBTQI+, solo il 38% dei rispondenti alla survey afferma di sviluppare delle iniziative in questa direzione, tra cui campagne di sensibilizzazione e di comunicazione ad hoc, eventi e formazione.
Cresce l’attenzione all’inclusione verso la popolazione con disabilità e neurodiversità, il 74% delle organizzazioni adotta iniziative a sostegno di questa fascia di persone, tuttavia la loro inclusione viene considerata un pillar strategico solo dal 28% delle organizzazioni rispondenti.
La DE&I e i valori che incorpora sono sempre più importanti per innovare, per le relazioni commerciali, per creare un ambiente di lavoro dove tutte le persone si sentano valorizzate e possano esprime il proprio potenziale.
La diversità è un fatto, l’inclusione è una scelta, un’azione. Per le aziende è proprio attraverso l’inclusione che la diversità si trasforma in un valore per l’azienda stessa, per la comunità e la società.
Per questo è un pilastro dello sviluppo sostenibile, in particolare con gli obiettivi 5 e 10, in quanto espressione di equità e giustizia sociale, e fondamento di comunità più evolute.