Effetto serra: cos’è? Lo ha causato l’uomo?

Quando si parla di riscaldamento globale, viene chiamato in causa l’effetto serra. Che cos’è? Come funziona? Cosa c’entra l’uomo con il fenomeno? Scopriamolo.

Quando si parla di riscaldamento globale e cambiamento climatico, viene spesso chiamato in causa l’effetto serra.

Il fatto che sia continuamente additato come responsabile della minaccia globale dell’innalzamento delle temperature, porta a inquadrare questo processo con generale diffidenza. Eppure, l’effetto serra è un processo naturale che determina l’esistenza stessa della vita sulla Terra. Cerchiamo di capire meglio perché. 

Che cos’è l’effetto serra

Innanzitutto, sfatiamo subito uno dei miti che circolano a proposito dell’effetto serra. Non si tratta affatto di un fenomeno causato dall’uomo.

L’effetto serra è infatti un processo naturale tipico del nostro pianeta e di tutti i corpi celesti dotati di atmosfera. Per capire meglio il fenomeno, dobbiamo proprio partire dall’atmosfera.

L’atmosfera non è altro che un involucro di gas che circonda la Terra. La sua presenza svolge un ruolo fondamentale, soprattutto per due ragioni:

  • protegge da alcuni agenti esterni e dalle radiazioni UV;
  • trattiene calore regolando la temperatura terrestre.

Entrambi questi fattori sono fondamentali per la presenza della vita sul nostro pianeta. Senza la protezione dell’atmosfera, saremmo bersagliati tutti i giorni dalle radiazioni. Allo stesso tempo, l’atmosfera rende ospitale la superficie terrestre con temperature confortevoli e minime escursioni termiche.  E sai come riesce a farlo?

Proprio grazie all’effetto serra.

Come funziona l’effetto serra

L’atmosfera che ricopre la Terra è formata da diversi gas. Oltre all’ossigeno e all’azoto, ci sono il vapore acqueo (H2O), l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O).

Questi ultimi sono detti proprio “gas serra” perché hanno un ruolo fondamentale nel regolare l’effetto serra. Questi gas hanno infatti la capacità di far entrare la radiazione luminosa proveniente dal sole e, allo stesso tempo, di ostacolarne l’uscita.

Nel concreto succede questo: i raggi provenienti dal sole, che sono a onda corta, attraversano senza problemi la cortina di gas serra della nostra atmosfera. In seguito, vengono assorbiti dalla superficie terrestre, che in cambio restituirà calore.

Il calore, però, si irradia attraverso raggi infrarossi a onde lunghe, che non riescono a scalfire del tutto i gas serra. Per questo il calore non si disperde del tutto e rimane intrappolato al di sotto dell’atmosfera. Ed è proprio così che la superficie terrestre si riscalda.

Senza questo fenomeno naturale, la Terra non sarebbe il pianeta ospitale che conosciamo: è stato calcolato addirittura che, senza effetto serra, la temperatura media globale sarebbe di -18°C anziché di +15 °C.

Perché l’effetto serra è un problema

A questo punto la domanda sorge spontanea: se è sempre esistito ed è stato cruciale per lo sviluppo della vita sul Pianeta, come mai oggi l’effetto serra rappresenta un problema?

Il motivo non risiede tanto nell’effetto serra in sé, ma nell’aumento della concentrazione di gas serra nell’atmosfera. E questa sì che è una causa diretta dell’uomo.

Da quando a partire dall’Ottocento abbiamo iniziato a usare carbone, e poi gas e petrolio, per produrre energia, sul nostro pianeta è stato registrato un significativo aumento delle emissioni di gas serra: su tutti l’anidride carbonica (CO2), il metano e il protossido di azoto.

Queste emissioni si vanno ad aggiungere alla coltre di gas già presenti nell’atmosfera, rendendo ancora più difficile la fuoriuscita di radiazione termica. Come risultato, le temperature del nostro pianeta stanno aumentando come mai era successo nella storia registrata della Terra.

Quali sono i principali gas serra

Abbiamo detto che l’effetto serra è un fenomeno del tutto naturale, ma l’aumento della presenza di gas serra nell’atmosfera è da imputare principalmente all’uomo e alle sue attività. Per questo si parla anche di effetto serra antropico.

La causa è l’uomo perché per poter condurre le numerose attività, dall’industria ai trasporti, dal commercio all’agricoltura fino agli allevamenti, è necessaria energia. E ad oggi, purtroppo, la principale fonte di energia sono ancora i combustibili fossili come carbone, gas e petrolio, i quali immettono nell’atmosfera elevate concentrazioni di gas serra. Di seguito i principali.

CO2, detto anche anidride carbonica o diossido di carbonio: è stato stimato che prima della rivoluzione industriale, i livelli di CO2 erano pari a 278 ppm. Oggi abbiamo superato la soglia dei 420 ppm. Secondo alcuni scienziati, questa crescita anomala della concentrazione di CO2 porterà a un aumento della temperatura media globale da 2,3 a 4,5 gradi centigradi. Un’eventualità drammatica, che pone la CO2 tra le principali cause del riscaldamento globale.

Metano: dopo l’anidride carbonica, il metano è il secondo gas serra ad esercitare un impatto maggiore sul riscaldamento globale. Pare che dall’era industriale la sua percentuale sia più che raddoppiata. Il metano ha poi un potere climalterante superiore a quello della CO2, anche se rispetto ad essa si degrada molto più velocemente.

Protossido di azoto: si tratta del terzo gas serra più presente nell’atmosfera. Oltre a causare l’innalzamento delle temperature, questo gas è anche responsabile, insieme ai clorofluorocarburi (CFC) della riduzione dello strato di ozono che protegge la Terra dalle radiazioni.

A questo punto, è chiaro che l’elevata concentrazione di gas serra non può far altro che alterare il delicato equilibrio che è alla base del funzionamento dell’effetto serra. Proprio questa alterazione è tra le ragioni del cambiamento climatico che sta portando a fenomeni meteorologici sempre più estremi e al graduale aumento delle temperature.

Sembra quasi paradossale constatare che un processo naturale che ha permesso la vita sulla Terra, oggi sia tra le principali cause che minacciano la sua stessa esistenza sul nostro pianeta. C’è un modo per invertire la tendenza?

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