miscusi nasce 2017 a Milano, dall’iniziativa di Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese, entrambi classe 1989. L’idea è quella di proporre un nuovo concetto di ristorazione, molto mediterraneo (base pasta) ma anche molto contemporaneo, attento quindi a nuovi stili di vita e nuove esigenze di benessere e sostenibilità. L’ambizione è molto alta ‘miscusi esiste per rendere le persone felici diffondendo uno stile di vita mediterraneo’, dice la società. Fatto sta, che dal primo ristorante aperto a Milano in zona Cinque Giornate, in soli tre anni apre 12 ristoranti in 7 città italiane e 1 ristorante a Londra. Nel 2020, nonostante la pandemia, aggiunge una nuova anima annessa al ristorante: “la miscusi bottega”, una gastronomia di quartiere dove comprare i prodotti di miscusi da cucinare a casa. Ad inizio 2021 miscusi ha raccolto €32 milioni in investimenti dal fondo MIP, che fa capo ad Angelo Moratti, e il fondo americano Kitchen Fund. Perché tanti soldi se la società funziona bene, è la domanda che sorge spontanea?
Perchè miscusi vuole velocemente esportare il suo modello di ristorazione e di azienda in tutto il mondo, e questo richiede investimenti. Ma i suoi progetti sono talmente solidi, che non ha faticato a trovare investitori pronti a reggere il gioco con i propri capitali. E gli investitori, oggi, non mettono mai i soldi in aziende che non siano sostenibili e abbiano progetti d’impresa sostenibili a lungo termine, e qui intendiamo sostenibilità a 360 gradi, che pensa all’ambiente, al sociale, ai dipendenti, a portare avanti un impatto positivo misurabile.
Il modello di società benefit e la certificazione B Corp rispecchiano tutti questi aspetti sulla carta, poi perà bisogna anche andare a vedere come effettivamente mettono in atto nel concreto.
Essere B Corp per miscusi
I dipendenti soci
miscusi ha da poco ottenuto la certificazione internazionale B Corp, un riconoscimento importante per la società, poichè rappresenta il suo percorso per diffondere lo stile di vita mediterraneo basato su valori quali sostenibilità, convivialità, inclusività e rispetto della diversità.
L’impegno sociale di miscusi parte dalla comunità aziendale, che si chiama “miscusi family”, con un piano di azionariato diffuso “miscusi stock” che prevede di destinare il 5% della società a store manager e dipendenti della sede centrale con contratto a tempo indeterminato attivo dopo un primo periodo di inserimento in azienda. Questa iniziativa, unica nel suo genere in Italia nel settore della ristorazione, sino ad oggi, ha consentito a quasi il 20% dei dipendenti di avere il diritto di possedere azioni, di essere quindi comproprietari della società.
La pasta rigenerativa
miscusi, inoltre, ha sempre investito anche sulla propria filiera, facendo in modo che anche i propri fornitori siano coinvolti in un circuito virtuoso di sostenibilità che si sta oggi trasformando in un progetto di agricoltura rigenerativa e in un sogno: creare un piatto di pasta che non solo renda le persone felici e le faccia stare bene, ma che rigeneri la terra. Ce lo spiega uno dei fondatori di miscusi, Alberto Cartasegna:
“Il mondo sta sperimentando sempre più impatti climatici pericolosi e crisi umanitarie legate a siccità, aumento del livello del mare, inondazioni, calore estremo e collasso dell’ecosistema. Il sistema alimentare è responsabile di circa il 28% delle emissioni globali di gas serra. L’agricoltura e i cambiamenti di uso del suolo associati (così come i fertilizzanti, i pesticidi e il letame) sono la più grande fonte di queste emissioni. Non possiamo ignorare queste problematiche, miscusi vuole contribuire concretamente alla soluzione, perché con un piatto di pasta è possibile farlo. Oramai da un paio d’anni lavoriamo con tutti i nostri fornitori per mappare le emissioni, partendo dal campo e seguendo il prodotto fino al piatto. Un lavoro lungo e dispendioso, necessario a sapere quali ingredienti scegliere. Ora vogliamo andare oltre e stiamo creando un piatto di pasta che non solo renda le persone felici e le faccia stare bene, ma che rigeneri la terra, oramai compromessa da mezzo secolo di agricoltura chimica. Stiamo conducendo un progetto pilota, riscoprendo grani antichi e cereali alternativi, seguendo sempre il mantra della biodiversità, praticando agricoltura non invasiva e di precisione. Lanceremo entro fine anno il primo piatto di pasta ‘good for you & good for the planet’ che rende possibile un equilibrio nutrizionale e planetario molto complicato. miscusi non è più solo un brand di ristoranti, ma un movimento in cui le persone riconoscono valori e missione”.
Quanto ci può essere di buono in un piatto di pasta! Un movimento, quello di miscusi, che speriamo possa ispirare altre aziende italiane dell’industria alimentare, che conta già diverse società benefit e B Corp, ma in un Paese come il nostro, noto per il buon cibo, la linea per il futuro dovrebbe essere quella di un cibo sano, sostenibile e giusto.
Per conoscere meglio miscusi.