La Commissione Europea ha delineato un pacchetto di finanza sostenibile nel 2013 per promuovere gli investimenti verso un’economia green e climaticamente neutra entro il 2050.
Un risultato alimentato dalla diffusa crescita di consapevolezza delle sfide ambientali e sociali che stiamo affrontando. Consapevolezza che spinge governi e privati a sviluppare regolamentazioni e strategie per promuovere investimenti che possano generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Compresa la creazione di strumenti finanziari specifici e l’adozione di normative che obbligano le aziende a rendere conto delle loro pratiche sostenibili.
Evoluzione della finanza sostenibile
Obiettivo principale della finanza sostenibile è creare un equilibrio tra crescita economica, sostenibilità ambientale e benessere sociale. Per farlo, lo sappiamo, è necessario adottare un approccio che, oltre ai tradizionali criteri economici, tenga conto anche dei fattori ambientali, sociali e di governance, noti come criteri ESG.
La trasparenza è il principio trasversale che accompagna questo approccio: le aziende devono fornire informazioni chiare e dettagliate sulle loro pratiche sostenibili, permettendo agli investitori di prendere decisioni informate.
Negli ultimi cinque anni, l’UE ha fatto grandi progressi nell’attuazione dell’agenda per la finanza sostenibile. Ha adottato il regolamento sulla tassonomia, il regolamento SFDR per l’informativa sulla sostenibilità nei servizi finanziari e gli indici di riferimento climatici. E ancora il regolamento sulle obbligazioni verdi europee e la direttiva CSRD sulla rendicontazione di sostenibilità aziendale.
Inoltre, ha chiarito che gli obblighi fiduciari nei settori della gestione patrimoniale, della (ri)assicurazione e degli investimenti devono includere i rischi di sostenibilità.
Nell’autunno 2021, la Commissione ha proposto misure prudenziali per aumentare la resilienza del settore finanziario ai rischi di sostenibilità, ora in fase di negoziazione.
Il pacchetto presentato pochi giorni fa è un passo importante verso il completamento di questo quadro.
Il nuovo pacchetto: rafforzare la finanza sostenibile dell’UE
Il nuovo pacchetto presentato il 13 giugno 2024 dalla Commissione Europea mira a stimolare gli investimenti green, ridurre la dipendenza dell’UE dalle importazioni di combustibili fossili, contribuendo a moderare i prezzi dell’energia.
L’obiettivo principale è rafforzare il quadro dell’UE per la finanza sostenibile, sostenendo le imprese e il settore finanziario. Incoraggiare il finanziamento privato di progetti e tecnologie di transizione, facilitando l’utilizzo del quadro per la finanza sostenibile e contribuendo agli obiettivi del Green Deal europeo.
Il pacchetto prevede e comprende l’espansione della tassonomia dell’UE. Include nuove attività economiche che contribuiscono agli obiettivi ambientali non climatici. Introduce inoltre un regolamento per aumentare l’affidabilità e la trasparenza delle agenzie di rating ESG.
Gli obiettivi del nuovo pacchetto
Raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 è l’obiettivo primario del nuovo pacchetto. L’ambizione del Green Deal europeo è quella di trasformare l’Europa nel primo continente a impatto climatico zero.
In questa direzione, un passo principale è quello di rafforzare la competitività dell’UE e ridurre le dipendenze strategiche, specialmente nel contesto dell’attuale situazione geopolitica ed economica.
Investire in tecnologie e fonti energetiche pulite contribuirà a diminuire la dipendenza dell’UE dalle importazioni di combustibili fossili, in particolare da paesi terzi come la Russia. Un rafforzamento dell’autonomia energetica è fondamentale per garantire la stabilità economica e politica dell’Unione Europea.
Se non si adottano misure tempestive per affrontare i rischi climatici e ambientali, ci saranno costi elevati per le imprese e la società, con possibili effetti destabilizzanti sugli equilibri finanziari.
Il pacchetto si impegna inoltre a creare una società sostenibile, equa e prospera. Questo significa non solo promuovere pratiche economiche ecologiche, ma anche assicurare che i benefici della transizione siano equamente distribuiti tra tutti i cittadini dell’UE.
La sostenibilità sociale è quindi un elemento cruciale, con un’attenzione particolare alle PMI che potrebbero affrontare sfide significative nel processo di transizione.
Ampliamento della tassonomia
La tassonomia è la classificazione UE delle attività economiche considerate ecologicamente sostenibili. È stata progettata per guidare investitori e imprese nelle loro decisioni, facilitando la transizione verso una crescita economica che non danneggi l’ambiente e il clima.
Le attività sono state scelte in base alla loro capacità di contribuire a sei obiettivi ambientali stabiliti dalla Commissione Europea:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso un’economia circolare; riduzione degli sprechi e riciclo dei materiali;
- prevenzione e controllo dell’inquinament;
- protezione e tutela della biodiversità e della salute degli ecosistemi.
La Commissione amplia e approva ora nuovi criteri della tassonomia dell’UE per le attività economiche che contribuiscono significativamente a obiettivi ambientali non climatici (i secondi 4). Inoltre, sono state introdotte modifiche all’atto delegato Clima della tassonomia dell’UE per includere attività economiche nei settori manifatturiero e dei trasporti che aiutano a mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici. L’ampliamento delle attività economiche che coprono i sei obiettivi ambientali migliorerà l’utilizzo della tassonomia e aumenterà gli investimenti sostenibili nell’UE.
Affidabilità e trasparenza Agenzie di rating ESG
Il pacchetto introduce misure per aumentare la trasparenza e l’affidabilità dei rating ESG. I rating che valutano le performance delle aziende in termini di criteri ambientali, sociali e di governance. La maggiore trasparenza aiuta gli investitori a comprendere meglio i rischi e le opportunità associati agli investimenti sostenibili. Gli investitori possono prendere decisioni informate.
Le agenzie di rating ESG saranno autorizzate e controllate dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), garantendo così la qualità dei loro servizi e proteggendo gli investitori.
Sfide e supporto per finanziare la transizione ecologica
Il pacchetto fornisce anche linee guida, supporto tecnico ed esempi pratici per l’uso volontario degli strumenti del quadro di finanza sostenibile.
L’obiettivo è sempre quello di rendere più facile il finanziamento della transizione per tutte le imprese, quale sia la posizione di partenza. L’importante è adottare piani o obiettivi credibili.
Inoltre, vengono offerte raccomandazioni pratiche per aiutare le aziende a utilizzare efficacemente il quadro, con strumenti specifici per le PMI che riducono gli oneri amministrativi e facilitano l’accesso ai finanziamenti sostenibili.