Quante sono le società benefit in Italia? Difficile dirlo con certezza perché non esiste ancora un registro pubblico apposito, come succede per altri tipi di impresa innovativa (ad esempio le startup). E non sempre nei registri della Camere di Commercio viene riportato puntualmente la classificazione di società benefit. Esiste poi la libera e spontanea iscrizione all’elenco curato da B Lab e Assobenefit e il monitoraggio realizzato appunto da quest’ultima istituzione, che è appunto l’Associazione Nazionale per le società benefit. Ad oggi, dovrebbero essere circa 2000 le società benefit italiane. Non male, considerato il boom, ma non benissimo, per chi sogna che tutte le società possano diventare benefit, un giorno. Incentivarne l’adozione, anche con interventi pubblici, non è una cattiva idea. Più che incentivi di tipo fiscale, sembra una mossa utile quella della Regione Puglia.
Lo scorso 23 maggio 2022, infatti, la Giunta regionale pugliese, ha approvato lo schema di proposta di legge presentato dall’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci che prevede tra le altre cose la costituzione di un Albo Regionale delle società benefit e di un marchio regionale delle Società Benefit Pugliesi, che renda queste realtà più riconoscibili e ispiri fiducia, diventando un vero e proprio strumento di comunicazione.
“Le società benefit – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci– rappresentano un’evoluzione rispetto alle società tradizionali, perché sono in grado di conciliare all’interno del proprio oggetto sociale profitto e interesse collettivo. Attraverso questa proposta di Legge, intendiamo promuoverne la diffusione, diffondendo informazioni e buone prassi, incentivare quelle esistenti, attraverso apposite agevolazioni e favorire da una parte le relazioni tra le società e il mondo del Terzo settore, dall’altro la promozione di nuove professionalità anche attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro, riconoscendo alle società benefit un ruolo sociale e formativo. Vogliamo valorizzare questo modello imprenditoriale, così come a livello nazionale, si sta facendo con la misura del credito d’imposta, messo a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico qualche giorno fa proprio per incentivare questo modello di impresa”.
In Puglia il tema delle società benefit è piuttosto vivo e vi sono diverse realtà aziendali che già lo sono, tra l’altro anche Andriani S.p.A. Società Benefit quotata in Borsa, azienda di Gravina in Puglia diventata punto di riferimento italiano e internazionale dell’Innovation food che lo scorso anno ha vinto anche l’Oscar di bilancio, un premio importante per il reporting non finanziario.
La proposta di Legge, che dovrà essere approvata anche dal Consiglio regionale, si accompagna alla promozione di hub territoriali o l’assegnazione di compiti ad hub territoriali esistenti, che facilitino la diffusione della conoscenza delle caratteristiche e dei benefici delle società benefit, la disseminazione delle buone prassi delle società benefit già esistenti, la creazione di competenze sul tema e la promozione di collaborazione tra soggetti pubblici e privati.