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Negli ultimi 150 anni, l’uomo ha iniziato a consumare petrolio, gas e carbone per supportare le sue attività produttive. Se questo ha favorito un miglioramento delle condizioni generali di vita e innescato un circolo senza fine di innovazioni e miglioramenti sociali ed economici, dall’altro ha causato (e sta causando tuttora) un aumento delle temperature nel mondo dovuto all’aumento di emissioni, con conseguenti grossi problemi a livello ambientale e il rischio che tutte le conquiste ottenute finora vengano spazzate via da stravolgimenti globali mai sperimentati prima.
Com’è cambiata la temperatura media terrestre negli ultimi anni?
L’aumento delle temperature è la conseguenza più evidente dell’attività antropica massiva dell’uomo. Metano, CO2 e altri gas serra stanno infatti accentuando ogni giorno di più il problema del riscaldamento globale, e a dircelo sono proprio i numeri.
Secondo recenti stime, rispetto all’era pre-industriale la temperatura media terrestre ha registrato un +1,2 °C. E non è tutto.
NASA e NOAA hanno di recente reso noto che nel 2021 la temperatura superficiale media globale della Terra è stata la 6ª più calda mai registrata, toccando 0,85°C al di sopra della media rispetto al periodo 1951-1980.
Se guardiamo nel dettaglio cosa è successo in Italia nell’ultimo anno, la temperatura in inverno è stata di oltre 2,3 gradi più alta della norma. In più, sono stati registrati più di 200 eventi climatici estremi come esondazioni, alluvioni e siccità. Un vero record per il nostro Belpaese, che purtroppo conferma quanto il riscaldamento globale stia già manifestando i suoi effetti più nefasti. Ma anche il resto del mondo non naviga in buone acque.
Nell’estate del 2021 diverse città in Oregon, Washington e nelle province occidentali del Canada hanno toccato temperature al di sopra dei 40º C. Anche l’Europa preoccupa, con le sue temperature medie che oscillano dai 2°C fino ai 4°C di differenza rispetto al decennio 2009-2018.
Come stanno cambiando le temperature nel mondo
Per osservare nel dettaglio come stanno cambiando le temperature nel mondo si può consultare lo strumento Show Your Stripes, un progetto dell’Università di Reading che raccoglie la rappresentazione visuale del cambio delle temperature, misurato in diversi stati negli ultimi 100 anni. In sostanza, il progetto conferma i numeri di NASA e NOAA, offrendo un’ulteriore prova del riscaldamento globale in atto.
Un altro strumento online molto utile per visionare le temperature nel mondo, con dettaglio sull’Europa, è il Glocal Climate Change, un progetto realizzato da OBC Transeuropa per lo European Data Journalism Network (EDJNet).
Osservando la mappa dell’Europa, si può notare come siano le grandi città ad aver registrato l’innalzamento delle temperature più consistente. A stupire sono soprattutto i dati delle città del nord.
È il caso di Stoccolma, in cui la temperatura media annuale è aumentata in maniera notevole da +5,5°C a +7,5°C in appena 50 anni. Un dato sorprendente è anche quello di Riga, in Lettonia, dove la temperatura media annuale è cambiata da 3,2°C a 7,7°C.
Anche Budapest, nell’ultimo mezzo secolo, ha visto aumentare la sua temperatura media annuale in modo estremo: se negli anni Sessanta era di +8,0°C, nel decennio 2009-18 è stata di +12,0°C, con un aumento di ben +4,0 gradi.
Venendo invece all’Italia, la capitale Roma segna un aumento di ben +3,7 gradi, con una temperatura media passata da +13,1°C a +16,8°C.
Il segnalo è molto chiaro: le temperature in Europa, ma anche nel resto del mondo, si stanno alzando in modo vertiginoso.
Conseguenze dell’aumento delle temperature
Oltre alle colonnine di mercurio, ci sono altri indizi che le temperature nel mondo stanno chiaramente aumentando.
Siccità e ondate di caldo e il loro opposto (gelate e fenomeni estremi) sono sempre più frequenti e sono una diretta conseguenza dell’aumento delle emissioni di gas serra e del peggioramento dell’omonimo effetto che trattiene calore sulla superficie terrestre.
Il calore trattenuto è responsabile delle temperature pazze e del diffuso riscaldamento globale, che causa a sua volta molte spiacevoli reazioni a catena.
La prima e più grave è lo scioglimento dei ghiacciai e l’aumento del volume degli oceani, gravissimo perché causa l’innalzamento dei livelli dei mari, l’erosione delle coste, inondazioni e fenomeni meteorologici estremi innescati dalla presenza di una maggiore superficie umida sul Pianeta. In più, gli oceani incamerano ulteriore calore, causando un aumento delle temperature anche in acqua, e assorbono la CO2 in eccesso nell’atmosfera, con conseguente acidificazione e stravolgimento dei preziosi ecosistemi marini.
Non bisogna andare dall’altra parte del mondo per rendersi conto di questo spiacevole effetto del riscaldamento globale. Il Mar Mediterraneo, ad esempio, sta vivendo un chiaro fenomeno di tropicalizzazione. Negli ultimi anni, molte specie meridionali prima localizzate attorno alle coste nordafricane stanno colonizzando i bacini più a nord, con gravi ripercussioni sulle specie autoctone e sui proventi della pesca.
Aumento delle temperature nel mondo significa inoltre desertificazione, crisi idriche, siccità, e persino incendi, sempre più frequenti a ogni latitudine.
Quindi è chiaro: il nostro Pianeta sta vivendo una nuova era. E sta all’uomo, oggi come non mai, la chiave per invertire la tendenza.