Uno storico marchio tra le società benefit, Ferrarelle

Ambiente, lavoratori e comunità: relazione d'impatto e bilancio di sostenibilità ci raccontano come questa società 100% italiana procede il suo percorso virtuoso

Ci sono marchi la cui notorietà dura da decenni e Ferrarelle è certamente uno di questi, molti ricorderanno il tormentone “liscia, gassata o Ferrarelle”. L’azienda, da tempo attenta alla salvaguardia ambientale, come testimonia anche il suo ultimo Bilancio di Sostenibilità, ha aggiornato il proprio statuto nel 2021 per diventare Società Benefit, il modello di impresa che coniuga obiettivi economici e finalità di beneficio comune.

Ferrarelle SpA è un’azienda 100% italiana, che conta oggi circa 449 dipendenti dislocati su 5 siti strategici: Milano, sede della direzione commerciale e marketing; Riardo (Caserta), centro amministrativo e operativo dove il Parco Sorgenti, patrocinato dal Fondo Ambiente Italiano, custodisce le fonti di Ferrarelle, Santagata, Natía e Roccafina; Darfo Boario Terme (Brescia), culla delle fonti Boario, Vitasnella e Fonte Essenziale; Pontedera (Pisa), sede di Amedei; Presenzano (Caserta), sede del nuovo stabilimento di produzione di R-PET, PET riciclato.

Produce diverse delle più note acque minerali come l’omonima Ferrarelle, Vitasnella, Fonte Essenziale, Boario, Santagata, Natía, Roccafina ed Evian; si è inserita nel ‘food gourmet’ con il cioccolato Amedei e nel bio, con le coltivazioni biologiche dell’azienda agricola Masseria delle Sorgenti Ferrarelle che forniscono olio extravergine d’oliva, miele in diverse varietà, nocciole, legumi e conserve di pomodoro.

Ferrarelle e l’ambiente

Ovviamente, per un’azienda che produce acqua minerale, la salvaguardia ambientale è condizione necessaria anche per il perdurare del suo business. Da sempre il gruppo pone molta attenzione al rispetto della falda acquifera con diverse azioni di tutela, inoltre un tema centrale riguarda la produzione di energia elettrica attraverso la tecnologia fotovoltaica, utilizzata a partire dal 2008: lo stabilimento di Riardo, il più grande impianto privato in Italia, e anche il più recente di Presenzano (CE) sono dotati di sistemi fotovoltaici la cui produzione di energia elettrica copre parte del fabbisogno. Attraverso tecniche innovative vengono inoltre utilizzate metodologie per la produzione che riducono l’uso di risorse naturali non rinnovabili, in particolare l’energia prodotta da fonti esauribili. Il passo successivo riguarda il corretto smaltimento dei rifiuti con particolare attenzione al tema del riciclo, dove Ferrarelle ha alcune caratteristiche di eccellenza.

La plastica Ferrarelle

Dal 2008 l’utilizzo della plastica si è ridotto del 40%, ma dalla primavera 2017 lo stabilimento di Presenzano realizza bottiglie utilizzando la plastica che ricicla, per un totale di 20 mila tonnellate: l’azienda ha quindi un’intera gamma in R-PET 100% riciclata per bar e ristoranti, mentre ogni bottiglia che si trova nei supermercati ha almeno il 50% di R-PET. Infine, il 95% dei materiali di scarto vengono riciclati. È un chiaro impegno che il Gruppo persegue da anni, impegnandosi ad esempio a rimuovere dall’ambiente più plastica di quella che produce: che rappresenta pure un invito a ogni consumatore, nel seguire la stessa filosofia che caratterizza Ferrarelle per un mondo a “Impatto-1”, in cui ognuno ricicla più di quanto consuma.

Il riferimento di Ferrarelle nella produzione è all’economia circolare, di conseguenza investe in eco-design, progettando confezioni che utilizzano sempre meno materia prima e più quantità di riciclato: l’obiettivo è il ‘bottle-to-bottle‘, un principio secondo cui ogni bottiglia consumata torna ad essere bottiglia in un circolo virtuoso che unisce imprese, consorzi e cittadini.

Grafico della realzione d’impatto Ferrarelle 2021

L’impegno verso le persone e il territorio

Nella prima relazione di impatto Ferrarelle, documento che tutte le società benefit sono tenute a redigere annualmente per raccontare come sono stati portati avanti i propri impegni ‘benefit’, la società riporta le proprie finalità (riassumibili in ‘operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territorio e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse‘) e anche il punteggio di merito ottenuto per qualificarsi come azienda virtuosa secondo lo standard BIA: 80,5 su 200.

Un punteggio di partenza che la società intende migliorare, soprattutto in riferimento al rapporto con la comunità, ambito nel quale intende non solo offrire opportunità di lavoro a dipendenti e fornitori, ma realizzare progetti di impatto sociale ricorrenti.

L’impegno di Ferrarelle sul territorio si esprime anche nel Parco Sorgenti di Riardo, un vero paradiso naturale che custodisce le fonti delle acque minerali Ferrarelle, Natìa, Santagata e Roccafina: il parco è visitabile gratuitamente e al suo interno si trova il geyser da cui sgorga l’acqua. È inoltre patrocinato dal FAI (il Fondo per l’Ambiente Italiano) che ne tutela gli ambiti paesaggistici e architettonici, attraverso interventi sulla vegetazione e l’agricoltura e opere di restauro di manufatti di pregio. All’interno del parco si trova la Masseria delle Sorgenti, l’azienda agricola del Gruppo dedicata alla coltivazione biologica, producendo olio extravergine di oliva, pasta di semola di grano duro, varie tipologie di miele e di biscotti: la struttura comprende anche una fattoria didattica e un agriturismo dove poter gustare la genuinità dei prodotti.

Infine, Ferrarelle è attiva nel sostenere attività in ambito culturale, alimentare, medico/scientifico, rivolte sia ai propri dipendenti, che a clienti e fornitori. Il sostegno a questa serie di iniziative è un modo concreto per restituire valore alla società e sostenere lo sviluppo di un un sistema economico più etico.

Nota: nel 2011 con la decisione n. 44 il Gran Giurì della Pubblicità, dichiarò ingannevoli per i consumatori i messaggi pubblicitari utilizzati da Ferrarelle, in sostanza si tratto’ di un caso di greenwashing.

I messaggi utilizzati (“Prodotto a impatto zero”; “Ferrarelle compensa la CO2 emessa per la produzione a tutela di nuove foreste”; “Life Gate – Impatto Zero”; “La prima acqua minerale a impatto zero”) furono dichiarati idonei ad indurre i consumatori a credere che l’intero processo produttivo e distributivo dell’acqua minerale Ferrarelle “non avesse alcun” impatto negativo sull’ambiente. L’azienda fu sanzionata per 30 mila euro e la pubblicità ingannevole rivista.

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