Esiste un inquinamento dormiente. E’ il costo ambientale nascosto della nostra vita digitale. Anche quel ‘buongiornissimo’ che spesso viaggia su Whatsapp da una persona all’altra senza che sia davvero necessario ha determinato delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Il 3,7% delle emissioni globali di gas a effetto serra è causato dal digitale e si stima che raddoppierà entro il 2025: ognuno di noi produce circa 414 chilogrammi di anidride carbonica all’anno attraverso l’uso delle tecnologie digitali. L’inquinamento comincia dalla produzione dei dispositivi elettronici, continua quando li utilizziamo, ‘finisce’ quando li buttiamo. Smartphone, computer e infrastrutture digitali consumano energia elettrica che, se non proviene da fonte rinnovabile, produce emissioni di gas serra. E ti sei mai chiesto che fine fanno e come vengono smaltiti quando li butti via?
D’altro canto il digitale e le nuove tecnologie ci aiutano a raggiungere obiettivi di sostenibilità, sono il motore dello sviluppo sostenibile, non è pensabile rinunciarvi.
Per migliorare l’impronta ambientale del digitale possiamo fare molte cose ed è proprio quello che raccontiamo in questa serie dedicata alla ‘sostenibilità digitale’.
In collaborazione con Redooc e Iren.