Il tema della Giornata Internazionale della Biodiversità 2025

'Armonia con la natura e sviluppo sostenibile' è il tema dell'edizione 2025 della Giornata internazionale dedicata alla biodiversità. A Milano, dal 19 al 22 maggio, la Biodiversity Week

Il tema della Giornata Internazionale della Biodiversità 2025 ci ricorda quanto clima e natura siano interconnessi per la salute umana e del pianeta.

IBD 2025, Armonia con natura e sviluppo sostenibile

Per la Giornata Internazionale della Biodiversità 2025 o International Biodiversity Day (IBD), il tema scelto è: “Armonia con natura e sviluppo sostenibile”. Un tema che ci ricorda come clima e natura siano strettamente collegati.

L’attenzione al clima e agli accordi ed eventi che ne parlano dev’essere pari a quella destinata alla natura e alla biodiversità, ma negli scorsi decenni la natura è stata un po’ trascurata. Questa giornata è un momento per riflettere sulle azioni già intraprese e su ciò che ancora c’è da fare per la biodiversità e il clima e per ribadire che la connessione tra le due è imprescindibile.

Per quanto riguarda il clima, siamo vicini al 2030, anno nel quale tutti e 17 gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dovrebbero essere realizzati, ma sappiamo che siamo ancora lontani da questo obiettivo. Allo stesso modo, gli obiettivi posti dal più importante trattato sulla biodiversità, il Kunming-Montreal Global Biodiversity, sono in via di attuazione.

Siamo in cammino, ma non dobbiamo arrestare le nostre azioni perché la data del 2030 è sempre più vicina. La Giornata Internazionale della Biodiversità ci ricorda che vivere in armonia con la natura significa sapere che clima e natura sono interconnessi.

E ogni passo verso il raggiungimento dell’Agenda 2030 è anche un passo a favore della natura e della sua diversità biologica. Secondo le ultime valutazioni dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) raggiungere i 17 obiettivi è fondamentale per mettere in pratica gli accordi di Kunming-Montreal.

I 4 pilastri della campagna del 2025

La Giornata Internazionale della Biodiversità nasce l’8 febbraio 2001 da un’idea delle Nazioni Unite che ha proclamato la data del 22 maggio come Giornata Internazionale per la Diversità Biologica (risoluzione A/RES/55/201).

Questa occasione ha lo scopo di aumentare la comprensione e la consapevolezza sulla biodiversità. Sempre in questa data, nel 1992 è stata adottata la prima Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD).

Nel 2025, il sito ufficiale della Giornata Internazionale della Biodiversità ha indicato quattro pilastri da seguire per arrivare all’armonia della natura con lo sviluppo sostenibile:

1. Aumentare la consapevolezza pubblica sul fatto che la biodiversità è fondamentale e centrale per la vita di tutti gli esseri viventi sulla Terra. Le principali sfide socio-economiche legate alla povertà e alle disuguaglianze rientrano tutte nei 17 obiettivi del millennio.

2. Chiedere ai governi e alle nazioni di realizzare e attuare Strategie e piani d’azione nazionali per la biodiversità (NBSAP) che siano in linea con l’accordo di Kunming-Montreal e che siano integrate nelle diverse strategie nazionali di sviluppo sostenibile.

3. È importante far crescere la sinergia a tutti i livelli: governi e società, Nazioni Unite e singoli Stati, cooperando tutti insieme per raggiungere gli obiettivi del KMGBF e OSS.

4. Essere coraggiosi. Pubblico e privato, società civile e comunicatori. Comunicare la scienza e la biodiversità, promuovere l’attuazione degli accordi su clima e natura già firmati e disaccoppiare il processo socio-economico dalla distruzione della natura.

L’importanza della diversità biologica per la dieta e la salute umana

Con il termine biodiversità facciamo riferimento, in prima analisi, alla varietà di animali, piante, microrganismi e alla varietà degli ecosistemi. Spesso tralasciamo il fatto che la diversità biologica include anche le differenze genetiche all’interno delle specie e la varietà degli ecosistemi.

La variabilità genetica è più che mai importante in relazione ai cambiamenti climatici: più specie abbiamo a disposizione, più ci sarà la possibilità che un evento estremo improvviso non si riveli catastrofico. Ad esempio, se coltiviamo diverse varietà di mele, può essere che alcune varietà siano più colpite da danni meteo o da patogeni, ma altre siano più resistenti. La biodiversità aiuta gli habitat ma anche l’alimentazione umana.

Il nostro pianeta è ricco di ecosistemi: deserti, laghi, foreste, ghiacciai. Ognuno conserva un patrimonio di specie vegetali e animali, molte ancora da scoprire e catalogare. Oggi i dati sulla biodiversità ci dicono che i pesci forniscono il 20% delle proteine animali a 3 miliardi di persone, l’80% della dieta umana è costituita da vegetali e l’80% delle persone che abitano le aree rurali dei paesi in via di sviluppo si curano con erbe e piante raccolte in natura (fonte dati: sito cbd.int).

L’alimentazione e la salute umana sono maggiormente a rischio: perdendo biodiversità, perdiamo cibo e medicine.

Una delle minacce del futuro è quella delle zoonosi. Le ricerche degli ultimi dieci anni confermano che la perdita di biodiversità può aumentare il rischio di una nuova zoonosi o pandemia. La diversità biologica, invece, aiuta a prevenire e combattere pandemie e zoonosi come il recente coronavirus.

Ecco perché è importante raccogliere e analizzare i dati, per poi farli conoscere al pubblico e aumentare la consapevolezza verso l’importanza della diversità biologica attraverso l’educazione.

A Milano il Forum Nazionale della Biodiversità 2025

La settimana del 22 maggio viene indicata anche come Biodiversity Week. Nelle giornate dal 19 al 22 maggio si tiene il Forum Nazionale della Biodiversità che quest’anno è ospitato dalla città di Milano. Si tratta del più importante momento di confronto scientifico sul tema della biodiversità nazionale ed è proposto dal NBFC, National Biodiversity Future Center di Palermo.

Ricercatori, imprese, finanza e rappresentanti del territorio, insieme per discutere e progettare azioni a favore della biodiversità. Il tema di questa edizione del Forum è “il valore generato dai risultati scientifici relativi alla biodiversità e dai processi di innovazione messi in atto in collaborazione con il centro NBFC”.

A partire dai dati, si cerca di individuare gli strumenti più adatti per generare e misurare il valore prodotto dagli ecosistemi naturali e definire le strategie più efficaci per valorizzare e ripristinare la biodiversità nel nostro Paese.

Dal 19 al 21 maggio 2025, numerosi saranno i temi in programma al Forum. Nella seconda giornata si analizzeranno i dati e le ricerche sulla conservazione della biodiversità. Una parte dei lavori sarà dedicata alla citizen science e ai progetti del territorio, ai tools digitali, a modelli e AI per la biodiversità, per concludere la giornata col tema delle biotecnologie.

Il Forum Nazionale della Biodiversità proseguirà trattando i temi del monitoraggio della biodiversità, ricerca e innovazione, biodiversità e benessere, comunicazione per coinvolgere ed educare alla biodiversità.

Nella giornata finale i lavori del forum si sposteranno alla Triennale di Milano per la 24esima Esposizione della Triennale dedicata al tema delle disuguaglianze: Inequalities.

È ormai convalidato dagli studi scientifici: il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità aumentano le disuguaglianze di carattere economico e sociale. Ancora una volta, nella Giornata Internazionale della Biodiversità dobbiamo ricordare che la salute umana, degli ecosistemi e del pianeta sono interconnesse, così come il fatto che non può esserci sviluppo sostenibile senza che vengano garantiti a tutti i diritti di base. Senza questo tipo di sviluppo, le disuguaglianze sociali ed economiche sono destinate ad aumentare.

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