Imprenditoria femminile, in arrivo 200milioni di euro dal PNRR

Diventa la boss di te stessa con i soldi del Fondo Impresa femminile. Realizza i tuoi progetti, le tue idee, cogli questa occasione che ti permetterà di avviare un'attività o farla crescere. Previsto anche il 'fondo perduto'

Donne imprenditrici o aspiranti tali, tenetevi pronte: a maggio si aprono i cancelli per accedere ai nuovi fondi messi a disposizione dal Mise – Ministero dello Sviluppo Economico – tramite il Fondo Impresa femminile, per sostenere le imprese guidate da donne.

Si tratta di 200milioni – di cui 160 milioni di euro di risorse PNRR e 40 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2021 – che potranno essere utilizzati per avviare o sviluppare attività imprenditoriali in diversi settori: si va dall’industria, all’artigianato, dalla trasformazione dei prodotti agricoli, ai servizi, commercio e turismo.

“Lo scopo principale di questo intervento è agire per creare un ambiente fertile per le nuove imprenditrici”, ha dichiarato il Ministro Giorgetti, sottolineando come non ci siano limiti d’età per accedere alle agevolazioni volte anche a recuperare “il gap del tasso di occupazione femminile che separa l’Italia dagli altri paesi europei, specialmente nel Mezzogiorno”.

Certo i soldi non sono poi così tanti, soprattutto se si pensa che in Italia meno della metà delle donne è stabilmente occupata (Fonte: Irpimedia), è retribuita mediamente il 12% in meno rispetto agli uomini, ha minor accesso a posizioni di vertice nelle aziende, lavora spesso part-time o in nero per mantenere la flessibilità richiesta dalle sue altre mansioni di cura nella famiglia.

Una risposta può essere diventare boss di se stesse, avviando un’impresa, una ditta individuale o anche una partita Iva, come in Italia fanno sempre di più tante giovani donne.

Come funzionerà il bando per l’imprenditoria femminile

Dal mese di maggio di apriranno gli sportelli (virtuali) di presentazione delle domande, con differenti scadenze.

Il calendario delle date di apertura degli sportelli è il seguente:

  • per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 5 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 19 maggio 2022;
  • per lo sviluppo di imprese femminili costituite oltre 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 24 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022.

Il Fondo potrà finaanziare con contributi a fondo perduto (quindi soldi che non si devono restituire) e finanziamenti agevolati (soldi in prestito che si devono restituire ma a condizioni agevolate rispetto alle normali condizioni bancarie).

Chi può presentare domanda al Fondo Impresa femminile

Cooperative o società di persone, già costituite o in fase di costituzione, con almeno il 60% di donne socie, società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne, imprese individuali con titolare donna e lavoratrici autonome con partita Iva.

La domanda per ricevere i contributi, “non deve nascere per prendere il contributo, ma dev’esserci un’idea imprenditoriale, il coraggio, lo spirito che è quello che poi crea lo sviluppo”, ha detto ancora il ministro Giorgetti, cui ha fatto eco la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti che ha dichiarato “Il Fondo impresa femminile è tra i più innovativi del Pnrr anche per i lavori che il Mise ha fatto per implementare uno dei progetti strategici di ripartenza del nostro Paese”.

Cosa finanzia il Fondo Impresa femminile

Le agevolazioni saranno concesse per progetti d’investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Sono invece esclusi: produzione primaria di prodotti agricoli, pesca, acquacoltura e silvicoltura.

In base a quale tipologia di impresa si appartiene e alla dimensione del progetto, possono essere finanziate diverse cose e può variare la percentuale di contributo a fondo perduto. In generale, per gli avvii di nuove attività il contributo sarà completamente a fondo perduto per una percentuale che può arrivare all’80%; mentre per lo sviluppo di attività già esistenti da oltre un anno, ci sarà una copertura 50% fondo perduto e il restante a tasso agevolatosull’importo finanziabile (che non è uguale all’importo complessivo del progetto). Maggiori dettagli qui.

  1. Per la libera professionista che vuole costituire una nuova impresa, oppure l’impresa è stata costituita da meno di 12 mesi, che presentano progetti d’investimento fino a 250 mila euro, il Fondo mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto:
    • per progetti fino a 100 mila euro, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di 50 mila euro;
    • per progetti fino a 250 mila euro, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di 125 mila euro.
  2. Per un’impresa attiva da più di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. In questo caso, il Fondo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320 mila euro, da rimborsare in otto anni.
  3. I piani di spesa possono prevedere le spese per investimento eil costo del lavoro. Sono finanziabili anche le spese per il capitale circolante.
Tabella spese ammissibili nel bando imprenditoria femminile
Tabella delle spese ammissibili per le società oltre i 12 mesi di età.

Altre indicazioni sono fornite in questo sito.

Come presentare la domanda al bando imprenditoria femminile

Prima di tutto, la domanda si fa esclusivamente online tramite il sito di Invitalia e occorre essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE).  Inoltre, è importante assicurarsi di disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante della società già costituita al momento della presentazione, oppure della persona fisica (in qualità di socio o soggetto referente) della società costituendaLa presentazione della domanda prevede una prima fase di compilazione e un successivo invio della stessa.

Si svolge in due fasi, la prima di compilazione e una successiva di invio della stessa.

Per le aziende già costituite, è molto importante prima della fase di compilazione verificare tutti i dati societari presenti nel Registro delle imprese, che siano completi e aggiornati. La piattaforma blocca la compilazione della domanda se dai controlli incrociati con il Registro delle imprese non risultano convalidati i requisiti di ammissione.

La compilazione, firmata digitalmente, si concluderà con il rilascio del “codice di predisposizione della domanda”, che servirà in fase di presentazione della stessa.

Attenzione: mentre per la fase di compilazione della domanda non è necessario affrettarsi perché non si acquisisce nessuna precedenza, nella fase successiva di invio della domanda bisogna essere molto pronti, perchè le domande vengono valutate in base all’ordine di presentazione. Un vero e proprio ‘click day’!

Come prepararsi al bando

Oltre alle documentazioni sopra riportate che sono più che altro adempimenti burocratici, bisognerà concentrarsi sulla presentazione di un ‘Piano di impresa’ (o business plan), per la redazione del quale si possono trovare delle linee guida in questo documento:



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