Dopo un anno di dibattito nell’Assemblea Nazionale del Paese, Panama ha concluso il processo per introdurre nella propria legislazione una nuova legge che garantisce alla natura il “diritto di esistere, persistere e rigenerare i suoi cicli di vita”, il che significa che il parlamento di Panama dovrà ora considerare l’impatto delle sue leggi e politiche sul mondo naturale.
Cosa significa in pratica la nuova legislazione di Panama?
La legislazione, che entrerà in vigore nel 2023, richiede che le future politiche del governo rispettino i diritti degli ecosistemi di Panama, comprese le sue foreste tropicali, i fiumi e le mangrovie. Il parlamento del paese sarà anche legalmente obbligato a promuovere i diritti della natura attraverso le sue politiche estere.
Il testo legislativo definisce la natura come “una comunità unica, indivisibile e autoregolante di esseri viventi, elementi ed ecosistemi interconnessi tra loro che sostiene, contiene e riproduce tutti gli esseri”.
Quali altri Paesi hanno dato diritti alla natura?
Panama si unisce ora a paesi come la Colombia, la Nuova Zelanda, il Cile e il Messico che hanno riconosciuto i diritti della natura, concedendo una protezione legale, attraverso le loro costituzioni o il sistema giudiziario.
A febbraio, anche l’Italia ha reso la protezione dell’ambiente parte della sua costituzione. Di conseguenza, il parlamento italiano deve ora lavorare per salvaguardare gli ecosistemi del paese per le generazioni future. La nuova legge include anche la protezione degli animali.
(fonte: Euronews)
Nel Paese del centro-America, l’attenzione alla sostenibilità è crescente dovendo far fronte anche all’impatto del trasporto marittimo nel Canale. Infatti dal 2021, l’Autorità del canale di Panama ha introdotto un sistema di classificazione delle navi in base al livello di sostenibilità ambientale. In base al loro posizionamento in questa classifica, le navi che transiteranno nel canale pagheranno una tassa sulle emissioni di gas serra più o meno alta.