Il contatto con la natura fa bene alla vita: ecco perchè

Diversi studi scientifici concordano sul fatto che la vicinanza sia agli spazi verdi sia agli specchi d’acqua ha effetti benefici misurabili sulla salute delle persone, sia fisico che mentale

Non sarà, forse, una sorpresa per chi è abituato a fare una corsa al parco la sera, dopo il lavoro, per rilasciare la tensione della giornata, ma soltanto una conferma: la natura fa bene alla salute. E non si tratta, questa volta, di natura intesa come alimentazione genuina o utilizzo di prodotti per la cura della persona derivati da ingredienti naturali, poco impattanti sull’ambiente e sull’organismo di chi li usa. Si tratta, invece, di spazi naturali veri e propri: foreste, parchi, montagne, fiumi e – ovviamente – mari. La vicinanza a questi spazi e il contatto con essi è, infatti, benefico e adesso a dimostrarlo è la scienza, non la semplice impressione di distensione dei nervi e rilassamento della mente che chiunque può sperimentare quando passeggia in un bosco o si bagna i piedi in un fiume.

I benefici del verde quotidiano

Di recente, niente meno che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un report dal titolo Green and blue spaces and mental health (ovvero “Gli spazi verdi e blu e la salute mentale”), nel quale passa in rassegna i benefici sull’umore e sulla salute mentale del tempo trascorso nella natura o a contatto con essa; una buona notizia è che non è necessario recarsi su lontani picchi innevati o trascorrere ore in boschi isolati e parchi naturali: le ricerche, infatti, considerano anche le aree urbane e periurbane, quindi anche i parchetti cittadini, a dimostrazione di quanto il verde in città vada implementato, non “solo” perché mitiga le temperature estive grazie all’ombra degli alberi e perché contribuisce alla biodiversità – che nei centri urbani è sempre molto sacrificata – ma anche perché fa bene alla salute di tutti, sia fisica sia mentale.

Ad esempio, uno studio scientifico pubblicato già nel 2021 ha rilevato che le persone che vivono in aree verdi o costiere riportano un maggiore benessere generale e, in particolare, chi frequenta spesso e regolarmente gli spazi verdi o gli specchi d’acqua per motivi ricreativi soffre meno di disagi mentali. Una possibile motivazione è che l’esposizione alla natura aiuta ad alleviare l’affaticamento mentale e migliora la capacità di concentrazione, aiutandoci a ripristinare l’attenzione involontaria; questa viene automaticamente catturata da cose interessanti nell’ambiente ed è un tipo di attenzione che non può affaticarsi, contrariamente all’altro tipo di attenzione che gli esseri umani hanno, cioè l’attenzione diretta, che si usa ad esempio al lavoro e che è, invece, esauribile. Inoltre, essere immersi nella natura permette di lasciar andare il controllo sui pensieri in un ambiente piacevole ma non invadente, cosa che nella quotidianità capita di rado, e così facendo si è più portati a riflettere su temi astratti, come il proprio percorso di vita e i propri sogni: un ulteriore beneficio, considerando che raramente si ha oggi il tempo di guardarsi dentro e di stare con se stessi.

Cosa dice la scienza

All’origine di questi effetti ci sono vari fattori: innanzitutto, i ricercatori hanno scoperto che l’inalazione di composti organici volatili come il limonene e il pinene quando si è in una foresta può ridurre l’affaticamento mentale, indurre il rilassamento e migliorare le prestazioni cognitive e l’umore, proprio per l’effetto chimico di quei composti sul cervello.

Inoltre, secondo gli studi, accanto all’effetto calmante (e già noto) che colori come il blu e il verde hanno sul cervello, osservare i frattali naturali – quegli schemi complessi che si ripetono all’infinito su scale di dimensioni variabili ad esempio nelle felci, nelle pigne, nei fiori, ma anche nella forma delle conchiglie e delle onde – provoca una maggiore attività delle cosiddette onde alfa del cervello, associate a uno stato di veglia rilassato ma vigile. Ecco perché una passeggiata nel bosco ha un effetto calmante immediato.

Tutti questi fattori positivi culminano nel fatto che il contatto con gli spazi naturali può anche mitigare l’impatto psicologico del cambiamento climatico –  ormai un fenomeno riconosciuto e anche piuttosto diffuso, soprattutto tra i giovani, noto come ecoansia – e fornire opportunità di interazione sociale contrastando il senso di isolamento.

Il verde che fa bene al corpo…

E la salute fisica? Anche al di là dei benefici indiretti dovuti al fatto che il benessere mentale e quello fisico presentano dei legami, il contatto con la natura ha effetti positivi anche sulla salute del corpo. Le persone che frequentano spazi verdi cinque o più volte alla settimana, infatti, ricorrono a sostanze come psicotropi, antipertensivi e farmaci per l’asma in misura significativamente inferiore rispetto a coloro che trascorrono meno tempo nel verde. Oltre ad alleviare i disturbi depressivi, ad esempio, passeggiare con calma in un bosco riduce la pressione sanguigna che, quando elevata, è un sintomo frequente collegato allo stile di vita scorretto ed è una delle cause di molte delle patologie oggi più diffuse nel mondo occidentale.

C’è poi l’aspetto cui è più immediato pensare: essendo più facile respirare negli spazi verdi, lontani dallo smog cittadino, e più sicuro muoversi senza il rischio di essere investiti dalle auto o dai motorini, sono in molti a prediligere i parchi o il lungomare per fare attività fisica, a partire da un po’ di corsa; le aree naturali, infatti, invogliano al movimento, favorendo una vita più attiva e sana.

…e il blu

Anche fare una nuotata o un giro in canoa sono modi molto piacevoli per immergersi – letteralmente – nella natura. In particolare, quello che si prova in acqua, elemento con cui il legame è quasi ancestrale, è difficile da spiegare ma universalmente riconosciuto come piacevole e rilassante per tutti. Tanto che negli ultimi anni si parla sempre più spesso della Blue Mind Theory (letteralmente “teoria della mente blu”), che sostiene che la vicinanza con l’acqua, in tutte le sue forme – dal mare ai torrenti, fino al tamburellio della pioggia sui vetri – induca uno stato quasi meditativo che ha effetti positivi sulla mente e sul corpo attraverso l’associazione ancestrale tra pace, protezione avvolgente ed elemento liquido.

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