Città ricca di storia e tradizione, Mantova è anche la sede di un progetto che unisce inclusione, imprenditoria e cultura gastronomica locale: SbrisolAut è stato ideato da un gruppo di psicologi e imprenditori, con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo di giovani adulti con disturbo dello spettro autistico. Ancora una volta il settore alimentare si conferma particolarmente idoneo per offrire opportunità di impiego a persone fragili: in questo caso con l’opportunità di produrre la sbrisolona, dolce tipico della zona.
Il nostro incontro con questa realtà è avvenuto durante il Festival In&Aut del maggio scorso, una manifestazione di tre giorni che ha testimoniato l’efficacia dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone autistiche; oltre alla qualità dei prodotti o dei servizi offerti.
SbrisolAut è nato da un’esigenza concreta e professionale di Laura Delfino, responsabile di Spazio Autismo a Mantova. Specializzata nell’analisi del comportamento e nell’abilitazione dei bambini appena ricevuta la diagnosi di autismo, la psicologa ha osservato un aspetto critico: “questi ragazzi possono apprendere molte abilità utili per il futuro e per la vita quotidiana”, ha dichiarato, “migliorando significativamente la qualità della loro esistenza”.
Purtroppo le opzioni che si presentano a loro sono limitate, una volta finita la scuola: una problematica che abbiamo riscontrato più volte, a partire dalla prima intervista che abbiamo fatto a Nico Acampora, il fondatore di PizzAut. Laura Delfino ha proprio contattato Acampora, che però non aveva in programma l’apertura di nuove pizzerie a Mantova: perciò ha deciso di impegnarsi in prima persona per dare concretezza a questa necessità così chiara e altrettanto disattesa.
Il valore dell’inclusione lavorativa
“Che senso ha abilitare questi bambini”, riprende la fondatrice, “se poi non ci sono opportunità reali per loro da adulti?” Pertanto, insieme alle colleghe Alessia Romani ed Elisa Mortini, e con il supporto dell’imprenditore Alberto Balestrazzi, fondatore di Auticom, una società che assume esclusivamente persone autistiche con buone abilità tecnologiche, nel 2022 vede la luce SbrisolAut.
Che non nasce come un’iniziativa sociale senza scopo di lucro, bensì come un progetto profit, per sottolineare che l’inclusione e la valorizzazione della disabilità trovano spazio anche nell’imprenditoria tradizionale. L’inserimento lavorativo delle persone con disabilità non è infatti una questione di assistenza, ma piuttosto di riconoscimento del loro valore come parte attiva e produttiva della società.
Proprio ispirata da altre analoghe esperienze italiane, Laura Delfino ha scelto di concentrarsi sulla tradizione gastronomica mantovana, individuando nella sbrisolona il simbolo perfetto per lanciare il progetto. Trattandosi di un dolce semplice e dalla preparazione ripetitiva, la sbrisolona si è dimostrata perfetta per adattarsi alle capacità cognitive dei ragazzi coinvolti, permettendo loro di apprendere in modo pratico e concreto.
Nonostante le difficoltà iniziali nel trovare uno spazio adeguato per il laboratorio, SbrisolAut ha ricevuto la collaborazione dalla Cooperativa Sapori di Libertà: questo laboratorio artigianale di panificazione opera presso la Casa Circondariale di Mantova, con due forni, rispettivamente all’interno e all’esterno del carcere. In alcuni giorni della settimana SbrisolAut condivide il laboratorio esterno dove, grazie all’aiuto di un responsabile della cooperativa, i ragazzi hanno imparato a fare la sbrisolona.
Promuovere la qualità dei prodotti e delle relazioni
Oltre all’aspetto inclusivo, il progetto ha mantenuto al centro la qualità e il rispetto delle tradizioni artigianali. Le sbrisolone prodotte utilizzano ingredienti locali di primissimo livello, come le farine del Mulino Pasini, mandorle e burro selezionati, valorizzando il legame con il territorio.
Attualmente i ragazzi con autismo impegnati nella realizzazione del celebre dolce sono otto: ancora una volta, il lavoro dimostra come le persone coinvolte non solo acquisiscono competenze tecniche, ma anche fiducia in sé stessi e nel proprio ruolo all’interno della società.
Durante l’In & Aut Festival c’era stata anche l’occasione di incontrare La Signora in Dolce, ovvero l’attrice e scrittrice Tiziana Di Masi, che ha proprio raccontato di quei dolci che nutrono l’inclusione, unendo due sue passioni: il teatro civile e l’amore per la pasticceria. In un suo intervento aveva citato le sbrisolone di SbrisolAut e i cannoli di @autcafe di Caltanissetta, aziende che non solo creano lavoro, ma sviluppano relazioni positive e proiettano verso un futuro dignitoso.
Questa iniziativa mostra come sia possibile costruire un percorso di inserimento che vada oltre la semplice assistenza, valorizzando le abilità delle singole persone e ribadendo che la disabilità non è affatto un limite, ma una risorsa.
SbrisolAut rappresenta un esempio virtuoso di come l’inclusione lavorativa possa essere parte integrante di un’attività imprenditoriale di successo: “è importante uscire dall’idea che solo il sociale debba occuparsi di queste tematiche”, ribadisce la dott.ssa Delfino, “poiché l’inclusione è una responsabilità di tutta la società”. Nei progetti futuri c’è il desiderio di un laboratorio più grande, con macchinari all’avanguardia che permettano di aumentare la produzione e aggiungere un numero ancora maggiore di ragazzi.
Nel frattempo, SbrisolAut cerca di essere presente in tutte le occasioni, come manifestazioni ed eventi in cui può farsi conoscere e coinvolgere sempre più persone nel progetto: proponendo sempre la possibilità di gustare una sbrisolona davvero eccellente.