È possibile realizzare un oggetto di design, come ad esempio un divano, escludendo però la percezione visiva? Dei cinque sensi la vista è quello principale per osservare la realtà che ci circonda, per cui una risposta affermativa sembrerebbe un azzardo. Eppure un progetto sviluppato da Adrenalina, azienda pesarese specializzata proprio in poltrone, divani e altri prodotti di sedute, sembra poter scardinare tale convinzione.
Dalla collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona e l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, Adrenalina ha intrapreso un viaggio decisamente innovativo e coraggioso, che va oltre i paradigmi e i canoni tradizionali del design.
Confrontandosi con persone cieche o ipovedenti, e avvalendosi della direzione artistica dei designer di Debonademeo Studio, la casa di arredamento si è posta un obiettivo decisamente ambizioso: realizzare un oggetto di design che, anche non potendosi avvalere del fascino visivo, possa trasmettere la sua bellezza facendo leva su tutti gli altri sensi, andando dunque oltre i canoni estetici tradizionali.
Nel 2024 è stata inaugurata la serie culturale “Adrenalina incontra”, che vuole avvicinarsi a diverse forme espressive, esplorandole nella loro essenza e aprire un dialogo multisensoriale. Nella fattispecie, il divano realizzato dalla collaborazione appena descritta sarà presentato alla prossima edizione del Salone del Mobile di Milano, dal 7 al 13 aprile.
“Adrenalina incontra” si svolgerà nell’ambito della mostra Mosca Partners Variations.
Orari: 10:00 – 20:00, presso Palazzo Litta, Corso Magenta 24, Milano.
Sono previste visite guidate nei giorni 9, 10, 11 aprile, dalle ore 10.00 alle 18.00. Guide non vedenti e ipovedenti saranno a disposizione di persone con disabilità visiva per visitare tutto il percorso della mostra.
Il servizio potrà essere prenotato su whatsapp ai numeri 340/3042479 (Marco) e 339/2182569 (Valentina)
Scoprire il bello non soltanto con gli occhi

Durante una serie di workshop e sessioni collaborative, i partecipanti hanno esplorato l’essenza del design attraverso il tatto, il suono e la consapevolezza spaziale. Il divano che ne è risultato è molto più di un semplice oggetto di arredamento, ma è piuttosto un’efficace affermazione sulla possibilità di connettere le persone anche attraverso il design.
Alla base c’è la forte convinzione che la bellezza emerga da un delicato equilibrio tra la funzione dell’oggetto, le sue proporzioni e le sensazioni che riesce a trasmettere. Per persone cieche o ipovedenti il progetto mette in risalto le dimensioni più profonde del design, enfatizzando il comfort, la percezione spaziale e la relazione fisica tra persone e oggetti.
Il team che ha guidato il progetto ha spiegato che esplorare il mondo attraverso i sensi diversi dalla vista richiede un ripensamento che va oltre i canoni estetici tradizionali: si tratta di un approccio innovativo non solo mette in mostra il design, ma dà anche potere alle persone spesso emarginate nei settori creativi.
Questo va esattamente nella logica della serie “Adrenalina incontra”, che vedrà altri progetti nei prossimi tre anni, dove il design può davvero abbracciare l’esperienza umana a 360 gradi.
Un’esperienza espositiva immersiva
Il divano che sarà esposto a Palazzo Litta propone un approccio progettuale fondato sulla sinestesia, il fenomeno sensoriale che coinvolge indistintamente i cinque sensi nella percezione. La mostra creerà un ambiente immersivo, focalizzato sul colore giallo che, dai dati scientifici, risulta il più percepibile dalle persone con disabilità visive: la stessa International Organization for Standardization raccomanda un contrasto cromatico del 30% a beneficio degli ipovedenti.
Le visite guidate che saranno condotte da persone cieche e ipovedenti offriranno ai visitatori un’opportunità senza precedenti per sperimentare il design attraverso una lente radicalmente diversa.

Il visitatore entra in una stanza al cui interno si sente investito da un inatteso shock percettivo. L’apparato decorativo, le pareti, il pavimento si colorano attraverso dei filtri applicati ai vetri della finestra, trasformando lo spazio ospitante e sovvertendo le regole percettive legate a colore e proporzione.
Le didascalie dell’installazione sono tradotte in inglese e in Braille, mentre alcuni monitor, schermati da un drappeggio semitrasparente, raccontano la genesi del progetto, descrivendo le fasi creative, dall’ideazione al risultato finale.
Il progetto di Adrenalina rappresenta ben più di un esperimento di design: è una affermazione di inclusività e creatività che nasce dalla collaborazione. Valorizzando le prospettive uniche di individui non vedenti e ipovedenti, la soluzione dimostra che il design può essere uno strumento profondo per una comprensione incentrata sulla persona.
Si tratta di una sfida a riconsiderare i canoni della percezione e della bellezza stessa: nel guardare a un futuro più inclusivo, Adrenalina propone un’innovazione che emerge dall’ascolto e dall’accoglienza di esperienze diverse.