In questi giorni il mondo vitivinicolo italiano è sotto shock per l’appello dei produttori abruzzesi che hanno visto un calo della produzione del 70% nell’ultimo anno a causa degli attacchi di peronospora docuti all’eccezionalità degli eventi atmosferici che hanno flagellato la regione durante la primavera scorsa. Le infezioni da peronospora sono un problema fitosanitario che non è nuovo, ma siamo di fronte anche a una di quelle occasioni in cui, purtroppo, è immediatamente visibile l’impatto del cambiamento climatico sulle nostre attività ed economia.
Oggi il settore vitinicolo in Italia vale oltre 10 miliardi di dollari, il 17% della produzione mondiale di vino, è al primo posto al mondo nella produzione, seguita da Spagna e Francia.
Per mantenere questo primato, è necessario però affrontare nuove sfide, che di fatto sono tutte riconducibili al tema della sostenibilità. In Italia, la vendemmia 2023 sarà ricordata come una delle peggiori di sempre, proprio a causa delle forti grandinate e del caldo persistente che hanno provocato perdite nella produzione di materia prima. Ma le sfide, oltre che sul clima, si giocano anche sul piano dell’innovazione, del packaging, della preferenza crescente dei consumatori per prodotti di qualità, vini biologici e di nicchia, sostenibilità a 360.
Come sta affrontando queste sfide il mondo delle etichette dei vini?
Cominciamo oggi con un primo storico marchio, il Consorzio del Valdobbiadene Prosecco DOCG, che a fine gennaio 2024, ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità. In una terra dove il Prosecco non è solo un vino, ma un simbolo dell’eccellenza italiana, questa passo segna un importante passo per l’intero comparto vitivinicolo che fa da ispirazione apripista.
La prima volta del Consorzio Valdobbiadene
La fama del Prosecco ha varcato i confini nazionali, confermando il suo ruolo di leader nel mondo enologico. Ma il successo porta con sé delle responsabilità, soprattutto in anni in cui il legame tra uomo e terra si fa sempre più delicato. L’espansione vigorosa delle vigne ha acceso i riflettori sul consumo di suolo, una aspetto particolarmente critico e punto dolente dell’impegno nazionale verso gli obiettivi europei.
Ecco perchè il Bilancio del Consorzio non è solo un documento tecnico, ma una presa di coscienza e responsabilità nei confronti di persone, paesaggi e cambiamenti. Rappresenta un impegno collettivo verso un futuro in cui il Prosecco possa continuare a essere un orgoglio italiano, senza però dimenticare l’impronta che lascia sul pianeta e sulla comunità locale.
Il territorio, prima di tutto
Tra le colline di Conegliano Valdobbiadene, patrimonio UNESCO e cuore pulsante della produzione del Prosecco Superiore DOCG, il Consorzio ha tessuto una rete di collaborazione unica. Il Patto del Territorio, sottoscritto insieme ai governi dei 15 comuni della denominazione, è una strategia collaborativa che mira a unire le forze di produttori, autorità e cittadini per promuovere una gestione sostenibile del territorio, proteggendo il paesaggio e assicurando che la produzione di Prosecco Superiore DOCG sia sostenibile e rispettosa dell’ambiente e della società locale. Il Patto, è la promessa di lavorare e collaborare con la comunità locale per custodire il paesaggio e garantire che ogni bicchiere di Prosecco sia anche un simbolo di sostenibilità e rispetto.
In questo percorso il Consorzio del Valdobbiadene Prosecco DOCG si fa pioniere. Il loro primo bilancio di sostenibilità non è dunque solo un traguardo, ma l’inizio di un percorso che speriamo possa ispirare molti altri a seguire lo stesso cammino.
L’Agenda 2030 nelle strategie del Consorzio
Il Consorzio del Valdobbiadene Prosecco DOCG ha scelto di orientare le azioni verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 Onu. Ambiente, comunità e innovazione emergono come principali linee guida delle scelte espresse.
Nell’ambito ambientale, il Consorzio si fa portavoce di una viticoltura tecnologicamente all’avanguardia e responsabile: riduce al minimo le emissioni e ottimizza l’uso delle risorse. Le tecniche di irrigazione efficiente e il riutilizzo delle acque reflue sono solo alcune delle pratiche che testimoniano l’impegno verso un utilizzo consapevole delle risorse idriche.
L’energia pulita è un altro capitolo importante della strategia di sostenibilità del Consorzio, con investimenti mirati in soluzioni come il fotovoltaico e la valorizzazione dei residui di potatura per la produzione di biomassa.
Al centro dell’attenzione, ovviamente, il benessere delle persone. Numerose sono le azioni e le politiche volte a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori e della comunità. La riduzione dell’uso di sostanze chimiche pericolose e la promozione di pratiche agricole rispettose dell’ambiente sono espressione di un impegno etico verso chi lavora la terra e chi vi abita.
Non manca la formazione, con programmi dedicati a migliorare le competenze in pratiche di coltivazione sostenibili, a testimonianza di un impegno verso la crescita personale e professionale dei lavoratori.
In termini di equità sociale, il Consorzio promuove la parità di genere e l’inclusione lavorativa, con una crescente presenza femminile e giovanile nel settore. Questa visione inclusiva si estende al sostegno di iniziative culturali, sportive e benefiche, riflettendo il desiderio di contribuire attivamente al benessere della comunità.
L’approccio ESG
Nelle strategie di sostenibilità del Consorzio del Valdobbiadene Prosecco DOCG, l’ispirazione dell’Agenda 2030 è coniugata con l’approccio ESG (Ambientale, Sociale e di Governance).
Dimensione ambientale
Le aziende del Consorzio adottano pratiche volte a ridurre l’impatto ambientale della viticoltura. L’impegno si manifesta in una gestione responsabile dei parassiti, nella cura del terreno e delle viti per prevenire malattie, e nell’uso efficiente dell’acqua. Inoltre, l’attenzione al riutilizzo dei sottoprodotti e alla valorizzazione della biodiversità dimostra una consapevolezza della loro importanza per l’ecosistema. La gestione delle risorse idriche ed energetiche si estende oltre i campi, raggiungendo anche le cantine, dove si promuove l’uso di imballaggi sostenibili e il riciclo dei residui della vinificazione. La Denominazione si impegna inoltre nella tutela del paesaggio, con iniziative di conservazione che mirano a un futuro orientato alla certificazione SQNPI, all’eliminazione del Glifosato, all’aumento dell’uso di energie rinnovabili e al sostegno della biodiversità e della salute delle api.
Dimensione sociale
Sul fronte sociale, le pratiche adottate mirano ad avere un impatto positivo sulla salute e sicurezza dei lavoratori e della comunità. L’ambiente viene arricchito dalla riduzione dei fitosanitari e dalla tutela della biodiversità, rendendo il territorio più salubre. Le case spumantistiche promuovono inclusione e occupazione giovanile, garantendo ambienti di lavoro sicuri. Le iniziative descritte nel Bilancio dimostrano un impegno verso la crescita comunitaria e la sicurezza, oltre a garantire prodotti di alta qualità. Il Consorzio si dedica alla valorizzazione territoriale, contribuendo all’arricchimento socio-economico e culturale della zona. Il “Young Club del Conegliano Valdobbiadene” mira ad aumentare l’inclusione sociale tra i giovani del settore, stimolando il loro interesse e partecipazione nella comunità vitivinicola.
Dimensione economica
Dal punto di vista economico, le pratiche sostenibili adottate si traducono in prestazioni economiche significative. La gestione ottimizzata dei vigneti e delle cantine riduce i costi e migliora l’attrattiva turistica del territorio, mantenendo il paesaggio e rafforzando l’offerta vinicola e enoturistica. Questo migliora il posizionamento di mercato del Prosecco, garantendo una remunerazione equa per i produttori. La collaborazione tra gli attori coinvolti è essenziale per valorizzare il territorio e le sue caratteristiche uniche, stimolando la domanda e aumentando la visibilità attraverso la promozione e l’organizzazione di eventi culturali legati al Prosecco, la cultura e i valori del territorio.
L’evoluzione della comunicazione
La comunicazione diventa è un tassello fondamentale nella strategia di sostenibilità del Consorzio, un mezzo per diffondere non solo la cultura del buon bere, ma anche quella del bere responsabile. Un impegno che si traduce in un invito a condividere non solo un bicchiere di Prosecco, ma anche i valori di rispetto e cura che stanno dietro ogni sorso.
Nel 2022, più della metà delle aziende ha attivato una comunicazione per dare eco alle proprie iniziative green. Siti web rinnovati, newsletter informative e campagne dinamiche sui social media sono diventati gli strumenti preferiti per coinvolgere i consumatori e invitarli a riflettere sull’importanza delle scelte consapevoli.
Narrazioni digitali che non si limitano a promuovere il prodotto, ma mirano a istruire gli utenti sull’importanza di un consumo che rispetti l’ambiente e valorizzi il lavoro dell’uomo.