EsgMax, l’intelligenza artificiale che semplifica l’ESG

L'Intelligenza Artificiale sempre più coinvolta nella sostenibilità aziendale: grazie a questa piattaforma made in Italy, anche per le PMI la raccolta dati ESG diventa un'opportunità

La transizione verso la sostenibilità dell’impresa non è un concetto in discussione in Europa, ma una via che andrà sempre più avanti, come dimostrano una serie di normative ormai entrate nel vivo. In particolare, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) introduce obblighi e standard di rendicontazione europei (ESRS), che mirano a garantire trasparenza e comparabilità nella gestione delle questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) da parte delle aziende. Ma non solo: il concetto di doppia rilevanza, introdotto proprio con la CSRD, richiede di identificare e monitorare non solo l’impatto dell’azienda sul pianeta e la società, ma anche il contrario, ovvero: come i fattori esterni (cambiamenti climatici, normative, opinioni degli stakeholder) influenzano le performance economiche e operative dell’organizzazione. Tutto questo può essere indicato con una parola sola: dati.

Gestire la sostenibilità aziendale, richiede di organizzare la raccolta e il monitoraggio dei dati, applicando competenze specifiche. E se tutto questo fosse un solo strumento a fornirlo? E se, per di più, tutto questo fosse accessibile anche da parte delle PMI, spesso meno inclini e con budget più limitati da dedicare alla sostenibilità?

Sicuramente per esse, uno strumento come EsgMax può essere una spinta gentile. Sebbene gli obblighi normativi siano ancora circoscritti a un certo numero di aziende, anche le PMI, pur non direttamente soggette alla CSRD attualmente, si trovano sempre più spesso a dover rispondere a partner commerciali, banche, investitori, clienti proprio sulle pratiche di sostenibilità. E non sempre sono in grado di farlo. Un problema molto vivo nelle filiere industriali.
Ne abbiamo parlato con Massimo Ferri, cofondatore e CEO di EsgMax, la piattaforma digitale nata per semplificare la raccolta dati ESG e aiutare aziende e professionisti a gestire obblighi e strategie in modo più efficace.

Massimo Ferri

Volevamo creare qualcosa che fosse accessibile a tutti, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda o dalla conoscenza tecnica”, esordisce Ferri, introducendo la filosofia alla base del progetto e sottolineando l’importanza di democratizzare l’accesso agli strumenti di gestione ESG.

La reportistica ESG, nelle PMI, fino a oggi è stata adottata in modo limitato, ha richiesto investimenti significativi e ha gravato su persone e team ristretti e con competenze specifiche non del tutto adeguate. “Questo ha impedito alle aziende di intravedere e cogliere le opportunità offerte dalle nuove regole di mercato, risultando solo un fardello in più da gestire“.

Grazie a un’interfaccia intuitiva e al ‘motore’ di intelligenza artificiale, nel panorama di software per la rendicontazione, EsgMax si caratterizza come strumento collaborativo dall’estrema usabilità, lineare, e accessibile anche alle realtà più piccole. E consente di trasformare un obbligo in un’opportunità, un adempimento in un vantaggio competitivo.

Una visione per semplificare la sostenibilità

Non nuovo al mondo delle startup, Ferri così racconta.
Ho sempre lavorato su progetti che combinassero innovazione e praticità. EsgMax nasce proprio da questa esperienza e dalla consapevolezza che il mondo ESG sta diventando sempre più complesso. Troppo. Ci siamo resi conto che i professionisti e le PMI erano travolti da questionari, richieste multiple e standard diversi. Molti non sapevano nemmeno da dove cominciare, la molteplicità dei percorsi non aiutava poi a orientarsi”. 

Schermata EsgMax

Lo sviluppo di EsgMax è dunque partito dall’esigenza fondamentale di semplificare la raccolta dei dati e trasformarli in informazioni utili.
Utili non solo ad adempiere agli obblighi normativi, ma anche a offrire prospettive, approfondimenti e valore strategico alle aziende.
L’obiettivo è chiaro.
“Non vogliamo che la sostenibilità venga percepita come un costo o un obbligo. Deve essere possibile coglierne tutte le opportunità. E per poterlo fare bisogna semplificare.” 

Un risultato non proprio banale. “Vico Magistretti, il grande architetto e designer, diceva ‘la semplicità è la cosa più complicata del mondo” – continua Ferri. “Questo è verissimo anche nel nostro contesto di strumento software, ed è realizzabile grazie a un lavoro di squadra. Per questo non siamo partiti da un progetto rigido, né vogliamo arrivarci: il nostro approccio è aperto e collaborativo. L’ottica è quella dell’open source, della compartecipazione. Con lo startup studio Startup Bakery, che ha co-fondato l’azienda, abbiamo coinvolto fin da subito professionisti del settore, utenti potenziali e stakeholder in ogni fase dello sviluppo. Volevamo creare qualcosa che rispondesse veramente alle loro necessità”

Tecnologia e praticità: il cuore di EsgMax

Schermata EsgMax da mobile

EsgMax consente di centralizzare tutte le informazioni ESG in un unico spazio, eliminando la frammentazione e rendendo il processo molto più efficiente. “Grazie a moduli personalizzabili, gli utenti possono adattare la soluzione alle proprie necessità, che si tratti di monitorare le emissioni di CO₂, analizzare impatti sociali o gestire politiche di governance”

Altro grande punto di forza è l’automazione. “I processi manuali rallentano le aziende e aumentano il rischio di errore. Abbiamo integrato algoritmi che automatizzano operazioni come il calcolo delle emissioni o la verifica di conformità alle normative, così come modalità di collaborazione tra più persone dell’azienda per ottenere sempre dati aggiornati e validati. Questo permette di risparmiare tempo e di concentrarsi su ciò che conta davvero: interpretare i dati, migliorare la proprie performance, avere sempre sotto gli occhi il profilo ESG della propria azienda”. 

Oltre alla raccolta e all’analisi, EsgMax offre strumenti di reporting.
“EsgMax può creare bozze di alcune parti del report, sulla base dei dati raccolti e della strategia ESG dell’azienda, velocizzando così il processo di redazione del report di sostenibilità da parte dei professionisti. Questi contenuti sono utili non solo agli stakeholder esterni ma anche all’interno dell’azienda, poiché consentono di prendere decisioni strategiche più consapevoli”.

La piattaforma è stata progettata inoltre con una attenzione particolare all’usabilità da parte di diverse tipologie di utenti, anche perchè la raccolta dei dati aziendali e rigurdanti la sostenibilità richiede il coinvolgimento di diverse aree e funzioni aziendali, tante persone sono chiamate a partecipare e contribuire.
La semplicità è stata una priorità fin dall’inizio. Non servono competenze tecniche avanzate per usarla, e questo è fondamentale per permettere anche alle PMI di entrare nel mondo ESG senza sentirsi sopraffatte. In ogni caso, dato il momento storico in cui c’è anche molta incertezza sugli standard di sostenibilità da utilizzare e dei nuovi ESRS volontari non esiste ancora una grande casistica applicativa, c’è sempre la possibilità di ricevere un supporto ‘umano’ (sustainability assistant) a chiarimento proprio di questi aspetti. Abbiamo già ricevuto feedback straordinari dai nostri utenti. Vedere come EsgMax sta semplificando il lavoro delle persone è la nostra più grande soddisfazione. E non abbiamo ancora finito!

Ferri evidenzia anche l’impatto culturale della piattaforma.
Non si tratta solo di adempiere agli obblighi normativi. EsgMax vuole aiutare le aziende a comprendere quanto sia importante il loro ruolo nel cambiamento ed esserne parte attiva. È uno strumento che educa e ispira, rendendo più accessibile un cambiamento che spesso sembra troppo grande da affrontare. Ogni messaggio che riceviamo da un utente su quanto il nostro lavoro abbia semplificato il loro, ci conferma che stiamo facendo davvero la differenza”.

Il futuro di EsgMax: innovazione e ispirazione

Guardando al futuro, Ferri anticipa alcune delle prossime evoluzioni.
Stiamo lavorando per integrare nuove funzionalità che permettano alle aziende di monitorare il loro impatto in tempo reale e di confrontare le loro performance con benchmark di settore. Inoltre, abbiamo in programma di ampliare la nostra piattaforma verso nuovi mercati, perché sappiamo che ognuno ha le sue specifiche caratteristiche e noi ambiamo a supportarli tutti”.

L’introduzione di strumenti di analisi avanzata e funzionalità predittive rappresenterà un ulteriore passo avanti nel supportare le imprese a lungo termine.

La soluzone ha già ricevuto l’attenzione di Zucchetti, il principale gruppo italiano nell’offerta di software, hardware e servizi IT per imprese e professionisti. Proprio con questo partner e l’apprezzamento del mercato che già sta ricevendo, EsgMax potrà crescere ulteriormente.

ESGMAX big data
Foto di Rosy / Bad Homburg / Germany da Pixabay

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