Cresce nel mondo il movimento delle B Corp, il modello d’impresa che persegue un duplice obiettivo: realizzare profitto e avere un effetto positivo anche sul territorio e la comunità. Creare valore per sé e per tutti gli stakeholder.
B Corp è una certificazione internazionale, in Italia questo stesso modello d’impresa può essere adottato attraverso la costituzione come società benefit.
Negli ultimi due anni, con il crescere della sensibilità verso i temi della sostenibilità, c’è stata un’impennata nel nostro Paese delle società che si costituiscono come benefit, che attualmente sono circa 1500; e nel mondo delle aziende che si certificano come B Corp, grazie a un processo basato sull’utilizzo di uno strumento di analisi (un mega questionario di oltre 200 domande) che si chiama BIA. Il BIA permette di valutare come si comporta l’azienda sui temi che riguardano il suo business, il suo impatto ambientale, l’organizzazione aziendale e i dipendenti, la relazione con la comunità, i clienti, i fornitori, e in base ai punti che ottiene (minimo 80) può essere certificata B Corp, cioè essere riconosciuta come il modello più evoluto al mondo in termini di azienda sostenibile e rigenerativa.
Secondo un recente report (di Unlock The Change), in Italia le B Corp sono cresciute del 26% nel 2021 e sono attualmente 140. Tra di esse, ve ne sono alcune di quelle più grandi e importanti al mondo come Gruppo Chiesi e Illy.
E’ ormai chiaro a tutti il ruolo centrale giocato dalle imprese nella transizione verso la sostenibilità: non semplicemente qualche regola in più da rispettare, bensì un nuovo protagonismo responsabile che incida nello scopo sociale e nella governance avendo cura degli impatti sociali e ambientali del proprio operare.
Onorevole Mauro del Barba, Assobenefit
200.000 aziende nel mondo utilizzano lo strumento BIA creato da B Lab
per misurare il proprio profilo di sostenibilità. Non tutte sono già diventate B Corp certificate, a volte il processo richiede del tempo: a fine 2021, erano 4.600 nel mondo, 1.400 in Europa e 140 in Italia, come si diceva.
Le B Corp sono aziende resilienti
Il volume di affari delle B Corp è stato di 155 miliardi di euro nel mondo, 45 in Europa e 8 miliardi in Italia con un numero di dipendenti pari a rispettivamente: 438 mila, 120 mila e 15 mila.
In un periodo critico per l’economia come quello pandemico, il 52% delle B Corp a livello globale hanno assunto nuovi dipendenti e il 66% hanno visto crescere il proprio fatturato.
Le B Corp si dimostrano aziende resilienti.
Questa caratteristica non è del tutto una novità nel mondo B Corp: in US e Canada, già durante la crisi finanziaria del 2008, le B Corps mostrarono il 64% di probabilità in più rispetto ad altre imprese di dimensioni simili di superare la crisi economica (fonte:Impact Growrh Partners).
Perché? Sono le stesse caratteristiche, gli scopi e i valori a cui si ispirano le B Corp a dare una risposta: esse cercano sempre di generare un valore per tutti i propri portatori di interesse non solo per il proprio profitto e questo permette loro di stabilire metriche e relazioni su altri livelli che fanno funzionare meglio le loro imprese, anche quando i tempi sono buoni. Quindi è naturale che quando i tempi si fanno difficili, le B Corps sono più capaci di adattarsi.
Uno di questi elementi forti è la relazione forte e di fiducia che le B Corp riescono a stabilire con i propri clienti, i fornitori, i dipendenti e la comunità.
Evidentemente il mantra delle B Corp ‘essere l’azienda migliore non del mondo ma per il mondo’ è in definitiva anche una chiave di successo.
Yeliz Mert, Country Partner Manager B Lab Europe
La reciprocità è un principio fondamentale nelle relazioni, che si tratti di amicizia o di affari. Solo grazie a essa una relazione può fiorire. È ora che il mondo del business si renda conto di avere una relazione profonda con la vita sul pianeta e che integri la reciprocità al suo interno. Per la sua sopravvivenza è meglio che ciò avvenga il prima possibile.