Trentasette marchi internazionali in quattro diverse aree di mercato.
L’Oréal è uno dei leader nel settore della cosmetica: dalla farmaceutica al mass market, dal lusso ai saloni professionali.
L’Oréal For The Future è il programma lanciato nel 2020 che stabilisce obiettivi ambiziosi per il 2030 per trasformare le attività aziendali in risposta alle crescenti sfide ambientali e sociali.
Le sfide della cosmetica
La sostenibilità è oggi la priorità nelle agende globali di governi e settori industriali, tra cui anche quello cosmetico.
Per le aziende cosmetiche, la sfida è quella di riuscire a introdurre pratiche sostenibili in ogni aspetto della produzione, dalla riduzione dell’impatto ambientale alla creazione di filiere orientate alla neutralità climatica.
Anche il packaging deve essere progettato secondo i principi dell’ecodesign, con enfasi su biodegradabilità, riciclabilità e riutilizzo. La chiave del successo risiede nell’innovazione e nella trasparenza, fondamentali per costruire marchi di fiducia per un consumatore sempre più attento.
L’impatto ambientale del settore cosmetico
Le industrie, consapevoli dell’impatto delle loro formulazioni, stanno rivedendo le politiche, puntando a obiettivi sostenibili. La sostenibilità nel settore cosmetico riguarda l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla formulazione alla distribuzione, dalla fase d’uso al fine vita. La transizione verso l’uso di ingredienti naturali apre la strada a formulazioni più responsabili che non compromettano qualità e funzionalità, con un focus crescente su produzione etica, gestione sostenibile delle risorse e educazione del consumatore verso scelte più green.
In base all’ultimo rapporto 2023 “Make Up The Future” di Quantis, il settore cosmetico incide per lo 0,5-1,5% sulle emissioni globali di gas serra.
Per affrontare questo impatto, è fondamentale avere dati precisi per identificare le aree critiche della catena del valore, come materie prime (10% delle emissioni), packaging (20%), trasporto (10%) e uso dei prodotti (40%). Solo con informazioni dettagliate è possibile definire azioni mirate alla decarbonizzazione, sfruttando le iniziative positive delle aziende. Misurare con precisione permette di gestire efficacemente l’impatto ambientale.
L’approccio data-driven
Adottare un approccio basato sui dati è cruciale. Per implementarlo, le aziende devono misurare l’impatto ambientale lungo l’intera catena del valore, stabilire obiettivi di riduzione basati su dati scientifici, integrare la sostenibilità in tutti i processi aziendali e monitorare i progressi.
La trasparenza risultante da questo approccio scientifico è fondamentale per guadagnare la fiducia dei consumatori, che nelle scelte d’acquisto pongono crescente attenzione agli impatti ambientali dei prodotti. É importante inoltre fissare obiettivi ambiziosi e piani d’azione che considerino non solo il cambiamento climatico ma anche altri aspetti cruciali come il consumo di acqua e la tutela della biodiversità, elementi essenziali per il settore cosmetico e per la salute del pianeta.
Le parole di Simone Targetti Ferri, CSO L’Oréal Italia
“Con il programma L’Oréal For The Future, il Gruppo L’Oréal vuole contribuire alle sfide del Pianeta istituendo tre fondi di investimento: uno dedicato alla rigenerazione della natura, uno dedicato all’economia circolare ed il terzo al women empowerment. – Ci spiega Simone Targetti Ferri, Chief Sustainability Officer L’Oréal Italia.
“In Italia uno degli esempi tangibili dell’impegno di L’Oréal nel campo della sostenibilità ambientale e sociale è lo stabilimento di Settimo Torinese, considerato una vera eccellenza del Gruppo. Il sito è carbon neutral dal 2015, grazie ai 14.000 pannelli fotovoltaici installati sul tetto e all’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Inoltre è una “waterloop factory”, ovvero un sito produttivo che consuma acqua unicamente come materia prima nei prodotti e non per altri usi. In questo modo vengono risparmiati 40 milioni di litri di acqua all’anno pari a oltre 80 piscine da 25 metri. Dal 2010 a Settimo è attivo il progetto Wall to Wall: la fornitura di flaconi a Km0 attraverso un fornitore terzo che produce flaconi shampoo all’interno dello Stabilimento. Questo ha permesso di risparmiare quasi 1000 camion/anno utilizzati per il trasporto, consentendo una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 100 t/anno. Lo stabilimento di Settimo Torinese è un esempio virtuoso anche dal punto di vista della sostenibilità sociale.
A livello sociale, qualche anno fa è stata lanciata “Vale un Sogno2”, una partnership tra lo stabilimento e l’associazione Valemour per l’inclusione sociale e lavorativa. L’obiettivo è quello di formare al lavoro e al raggiungimento dell’autonomia e dell’indipendenza personale ragazzi con disabilità intellettiva.
Non solo Settimo, i nostri brand si impegnano sempre di più per creare valore a livello ambientale e sociale attraverso molte brand causes che hanno impatti importanti sulle comunità. I prossimi obiettivi riguarderanno un ulteriore incremento del refill su cui stiamo già facendo tanto e lavoreremo ancora di più sul no waste per ridurre a zero tutti gli sprechi.”
I tre focus di L’Oréal for The Future
Ambiziosi sono gli obiettivi principali che L’Oréal si è impegnata a raggiungere e impegnativo il piano di azione:
- 100% energie rinnovabili: entro il 2025 L’Oréal raggiungerà il 100% di energie rinnovabili per i suoi siti produttivi;
- Packaging sostenibile entro il 2030: L’Oréal prevede che il 100% della plastica utilizzata per il packaging dei suoi prodotti sarà riciclata o di origine biologica;
- 50% delle emissioni gas serra entro il 2030: l’obiettivo di riduzione per ogni prodotto finito, rispetto al 2016.
L’Oréal Fund for Nature Regeneration
Con il lancio del programma, l’azienda ha inoltre stanziato 150 mln di euro per affrontare le sfide ambientali e sociali urgenti:
- 100 mln destinati a soluzioni di Impact Investing per sfide ambientali:
- metà allocati al “L’Oréal Fund for Nature Regeneration” per il ripristino di ecosistemi marini e forestali;
- metà a progetti legati all’economia circolare;
- 50 mln destinati a un fondo creato per sostenere organizzazioni che lavorano con donne in situazioni di vulnerabilità, contribuendo alla lotta contro la povertà, all’integrazione sociale e professionale delle donne, e al supporto di rifugiate e vittime di violenza.
Programma di Solidarity Sourcing
Il programma avviato nel 2010, mira a promuovere l’inclusione sociale attraverso l’impiego di persone in difficoltà economica. L’Oréal indirizza una parte degli acquisti globali del Gruppo a fornitori che offrono opportunità di lavoro e reddito a persone escluse dal mercato del lavoro. Il programma include persone provenienti da comunità svantaggiate o aziende che normalmente non hanno accesso a grandi gare d’appalto di società multinazionali.
Green Sciences
L’Oréal fa investimenti costanti nelle Green Sciences, che spaziano dall’agronomia alla biotecnologia, dalla chimica ecologica alla scienza delle formulazioni, al fine di promuovere la coltivazione sostenibile degli ingredienti e di estrarre il massimo dalla natura utilizzando processi tecnologici all’avanguardia.
L’obiettivo è offrire ai consumatori prodotti che rispondano alle loro aspettative, non solo in termini di naturalità e riduzione di componenti chimici, ma anche in termini di sicurezza ed efficacia.
Riduzione delle Emissioni di CO2
La riduzione delle emissioni di CO2 è parte integrante della strategia di sostenibilità.
Dal 2005 l’azienda ha conseguito una riduzione delle emissioni di CO2, nei suoi impianti e centri di distribuzione, del 91% in termini assoluti. Nonostante un parallelo incremento del volume di produzione del 45%.
A fine 2022 L’Oréal poteva già contare su 110 siti a zero emissioni, alimentati al 100% da energia rinnovabile.
Tra questi, 22 sono stabilimenti di produzione.
Uno dei più grandi, quello di Settimo Torinese, aveva già raggiunto l’obiettivo nel 2015.
L’impegno è quello di raggiungere le emissioni zero per tutti i siti entro il 2025.
L’efficacia delle iniziative strategiche volte allo sviluppo sostenibile è valsa a L’Oréal il punteggio ‘A’ nelle classifiche CDP – Carbon Disclosure Project, anche nel 2023.
Proprio a febbraio 2024 L’Oréal ha ricevuto questo riconoscimento per l’VIII anno consecutivo. L’unica al mondo per tutte e tre le classifiche: lotta al cambiamento climatico, gestione sostenibile delle acque e conservazione delle foreste.
L’approccio di L’Oréal alla riduzione delle emissioni di CO2 si inserisce in un quadro più ampio di sostenibilità e responsabilità ambientale.
L’azienda punta infatti a un impatto positivo non solo attraverso le proprie operazioni dirette, ma anche lungo l’intera catena del valore.
Materie prime e ingredienti
Il Gruppo si impegna per ridurre l’impatto ambientale non solo dei propri processi, ma anche dei propri prodotti.
L’azienda utilizza circa 1.704 materie prime, derivanti da quasi 328 specie di piante.
Nel 2022, il 63% delle materie prime utilizzate nei prodotti L’Oréal era rinnovabile, principalmente di origine vegetale, e proveniente da oltre cento paesi. Il 94% degli ingredienti di origine vegetale di L’Oréal proviene da fonti sostenibili.
L’obiettivo è di raggiungere il 100% entro il 2030.
Oggi:
- L’80% delle materie prime è facilmente biodegradabile;
- il 32% è naturale o di origine naturale;
- il 29% è ottenuto utilizzando la chimica verde, ovvero processi chimici più sostenibili e rispettosi dell’ambiente che riducono al minimo il consumo di energia e impiegano solventi quali acqua ed etanolo, limitando al contempo gli sprechi.
Entro il 2030, Il 100% degli ingredienti di origine vegetale per le formule e i materiali per il packaging sarà tracciabile e proverrà da fonti sostenibili; il 95% degli ingredienti sarà di origine vegetale, ottenuto da minerali presenti in grandi quantità in natura (come ossido di ferro o argille) o da processi circolari; il 100% dei prodotti sarà eco-progettato.
Il packaging nella sostenibilità L’Oréal
L’Oréal si impegna nella sostenibilità del packaging dei propri prodotti sin dal 2007, adottando un approccio di eco-progettazione.
Tra le iniziative intraprese, L’Oréal si focalizza sull’uso di materie prime riciclate oppure da fonti rinnovabili, riducendo il peso e il volume del packaging e progettando imballaggi ricaricabili o compostabili. Nel 2022, la maggior parte dei prodotti ha mostrato un miglioramento ambientale. L’idea è quella di raggiungere il 100% di plastica riciclata o bio-based nei loro packaging entro il 2030, con un traguardo intermedio del 50% entro il 2025.