Non è stato un anno facile per l’ambiente, tra nuovi record climatici e disastri ecologici, ma non dobbiamo perderci quelle positive, in grado di motivarci anche per agire per il bene del Pianeta. Ecco alcuni dei fatti accaduti negli ultimi 12 mesi che è importante ricordare e portare nel nuovo anno.
1. Le città al vertice del cambiamento
Mentre gli Stati fanno fatica a progredire verso la sostenibilità, sono le città e le amministrazioni locali a concretizzare la speranza di un sistema socio-economico più ecologico. Quest’anno, in particolare, dieci città europee hanno ricevuto il marchio green della Missione per le Smart Cities, un riconoscimento assegnato a chi più si impegna per raggiungere la “neutralità climatica” entro il 2030, anche attraverso ecosistemi di sperimentazione e innovazione. La Missione, lanciata nel 2022, comprende anche il premio European Green Cities 2025 Awards, che ha conferito a Treviso il “Green Leave 2023”, riconoscimento per le città verdi con minore densità di abitanti. A livello globale sono proprio le città a consumare oltre il 65% dell’energia mondiale, causando oltre il 70% delle emissioni carboniche, ma sono loro in Europa a contribuire di più al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile e il 45% di esse ha già fissato un proprio obiettivo di neutralità climatica in aggiunta quello generale dell’Unione.
2.Il successo di Ocean Cleanup
Ad aprile 2023, l’organizzazione olandese Ocean Cleanup che si occupa di pulizia degli oceani su larga scala, ha annunciato di aver rimosso 200mila kg di spazzatura dalla Great Pacific Garbage Patch, un’isola di plastica situata nell’Oceano Pacifico in corrispondenza di una spirale oceanica, dove converge un terzo degli 8 milioni di rifiuti plastici che ogni anno si riversano nei mari. Sempre a proposito di rifiuti, poi, un’altra buona notizia arriva dalla Svezia, dove è stato inaugurato l’impianto Site Zero, capace di riciclare più imballaggi in plastica di ogni altro sito al mondo, smistando fino a 20mila tonnellate di imballaggi in plastica all’anno, grazie alle telecamere a infrarossi in grado di distinguere 12 diversi tipi di plastica e rendendo così più semplici la pulizia dell’ambiente e il riciclo.
3. Il diritto alla riparazione per lottare contro l’obsolescenza programmata
Dopo che, a ottobre, la Commissione Mercato Interno dell’Unione europea ha approvato la bozza che modifica la regolamentazione comunitaria sul diritto alla riparazione, a fine ottobre il Parlamento ha adottato la posizione negoziale sul tema. Si aggiornano così le norme esistenti in materia di prodotti difettosi, proteggendo i consumatori che hanno speso soldi per acquistare un bene – anche aiutandoli a ottenere risarcimenti – e permettendo così un risparmio anche di risorse ed energie impiegate nella produzione, per contrastare l’obsolescenza programmata. L’obiettivo è uniformare le leggi dei singoli Stati europei e promuovere l’economia circolare: la strada è ancora lunga, ma nel 2023 è stata (un po’) spianata.
4.La causa californiana contro i colossi dell’energia fossile
Lo Stato della California ha intentato una causa contro cinque grandi aziende petrolifere: Exxon – già coinvolta nello scandalo #ExxonKnew che ha portato alla luce che l’azienda già dagli anni ‘70 conosceva i rischi legati ai combustibili fossili e nascondeva la verità -, Shell, BP, ConocoPhillips, and Chevron. Questi cinque colossi petroliferi sono così stati ufficialmente accusati di aver causato danni per miliardi di dollari e minimizzato i rischi legati al riscaldamento climatico e vengono chiamati finalmente a rispondere pubblicamente delle loro colpe.
5.Passi avanti per gli aerei elettrici
Il magnate britannico dell’energia pulita Dale Vince ha lanciato il progetto Ecojet per la transizione a velivoli elettrici. Inizialmente il progetto, che promette di volare su aerei completamente elettrici dal 2024, partendo dai voli interni britannici e su aerei da 19 posti, poi arriverà in Europa, anche su velivoli da 70 posti. Ma tutto il comparto della mobilità elettrica può contare su importanti avanzamenti nel 2023: le batterie, ad esempio, sono sempre meno costose, grazie anche all’aumento della produzione di oltre il 30%. Inoltre, i ricercatori svedesi hanno sviluppato un metodo più efficiente di riciclarle, recuperando metalli preziosi senza usare sostanze chimiche dannose. Sono tutte ottime notizie, contando che il comparto dei trasporti rappresenta quasi il 20% delle emissioni globali.
6.L’approvazione del Fondo Loss and Damage
A fine novembre, nel contesto della Cop28, la conferenza delle parti sul cambiamento climatico, è stato approvato lo stanziamento del Fondo Loss and Damage, dopo un anno di discussioni. Si tratta di un Fondo Perdite e Danni fortemente voluto dai Paesi meno ricchi e industrializzati – meno responsabili della crisi climatica – che ottengono così l’istituzione di un fondo da parte dei Paesi più ricchi, cui attingere per coprire le perdite e i danni del riscaldamento globale.
7. Il decreto sulle Comunità Energetiche
La Commissione Europea ha approvato in via definitiva il decreto che il Ministro italiano dell’Ambiente e sicurezza energetica Picchetto Fratin aveva inviato a inizio 2023 riguardante la realizzazione delle comunità energetiche; queste riceveranno, così, incentivi per 5,7 miliardi di euro erogabili fino a fine dicembre 2027, per favorire lo sviluppo della produzione di energia rinnovabile. Saranno così approvati i progetti in autoconsumo con capacità fino a 1 MW ancora in cantiere: su The Good In Town abbiamo approfondito il tema e sarà interessante seguirne gli sviluppi.
8.Il record del Portogallo sulle rinnovabili
Tra il 31 ottobre e il 6 novembre, il Portogallo ha prodotto più energia rinnovabile di quella necessaria per il suo fabbisogno elettrico per 149 ore consecutive, generando 1.102 GW di elettricità, rispetto agli 840 consumati nello stesso periodo, con un risparmio equivalente a 262 GW. Il Paese si conferma, quindi, un leader europeo nelle energie rinnovabili, e, pur tenendo conto della sua ricchezza di possibilità energetiche pulite (basti pensare all’esposizione solare e alla quantità di vento) e della popolazione relativamente scarsa (poco più di 10 milioni di abitanti), rappresenta un esempio incoraggiante.
9. Un’alimentazione più sostenibile
Mentre i consumi di carne nel mondo sono in crescita, due milioni e mezzo di italiani sono vegetariani e quasi un milione e mezzo vegani, nel contesto di un trend in forte crescita a livello globale per effetto delle preoccupazioni per la salute, l’ambiente e l’etica. Non a caso, il Veganuary 2023 ha segnato un record di partecipazione, dimostrando che mangiare vegetale non è poi così difficile, ma anzi è gustoso ed economico. Crescono anche le vendite di carne e pesce a base vegetale, aumentate del 74% dal 2018, raggiungendo 1,4 miliardi di dollari. In merito alle bevande vegetali, poi, queste rappresentano il 16% di tutte le vendite di latte al dettaglio negli Stati Uniti, e si stima che un simile andamento potrebbe avere anche la “carne” vegan, per un valore totale di 16 miliardi di dollari.
10. Stoccolma mette al bando le auto inquinanti
La capitale della Svezia ha annunciato il bando delle auto a benzina e diesel dal suo centro – per un’estensione di 20 isolati – che entrerà in vigore entro la fine del 2024 per ridurre l’inquinamento atmosferico. Sarà la prima grande capitale europea a farlo, preparandosi a trasformarsi in una città con posti a sedere all’aperto e molto più spazio per camminare e andare in bicicletta.