ISO 53002: un quadro comune per raggiungere gli SDG

Una risposta pratica alle sfide globali attraverso un quadro comune per il settore pubblico e privato, volto ad accelerare il contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030

La ISO/UNDP PAS 53002:2024 è stata sviluppata per rispondere a una delle principali sfide che sia il settore pubblico che quello privato stanno affrontando. Lo standard offre un quadro comune per accelerare il contributo agli SDG, migliorando la trasparenza e la documentazione dei progressi.

A meno di sei anni dal 2030, data fissata per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), solo il 17% di questi obiettivi è in linea con le aspettative globali. Questo dato, riportato nel Rapporto sugli SDG 2024 delle Nazioni Unite, evidenzia l’urgenza di accelerare gli sforzi a tutti i livelli, poiché gran parte del mondo è in ritardo rispetto agli impegni presi.
Frutto della collaborazione tra l’Organizzazione Internazionale per la Normazione – ISO e il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo – UNDP, questa specifica tecnica fornisce una guida pratica alle organizzazioni per gestire e ottimizzare il loro contributo agli SDG, integrando la sostenibilità nelle operazioni aziendali e nei processi decisionali.

Uno degli aspetti più rilevanti di questa ISO e che la rendono diffusamente interessante è la sua capacità di fornire un quadro comune a organizzazioni pubbliche e private. L’adozione di una struttura comune facilita la comunicazione e la collaborazione tra diversi settori, garantendo una misurazione coerente degli impatti e dei risultati legati agli SDG.
Sappiamo bene che il settore privato svolge un ruolo cruciale nel raggiungimento degli SDG. E sappiamo anche che ne trae indubbiamente un diretto beneficio. Integrare la sostenibilità nelle strategie aziendali riduce i rischi futuri, e rafforza la resilienza e le opportunità di crescita a lungo termine.
Come sappiamo, gli standard ISO sono volontari, ma rappresentano efficaci strumenti per migliorare la qualità e la sostenibilità delle operazioni aziendali.

A chi si rivolge e quali sono gli obiettivi

Processo per raggiungimento obiettivi
Foto di 政徳 吉田 da Pixabay

La ISO/UNDP PAS 53002:2024 si rivolge a tutte le organizzazioni, indipendentemente dal settore o dalla dimensione, che desiderano integrare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – SDGs nelle loro strategie aziendali e nelle operazioni quotidiane. Si tratta di uno strumento flessibile, progettato per essere applicato tanto dalle grandi imprese multinazionali quanto dalle piccole e medie imprese, enti pubblici o organizzazioni no-profit.

Obiettivi principali
  1. Identificazione e gestione degli impatti aziendali. Le organizzazioni sono guidate nell’identificare e gestire gli impatti, sia positivi che negativi, delle loro attività sui soggetti interessati, con un’attenzione particolare verso i gruppi vulnerabili o poco riconosciuti.
  2. Integrazione della sostenibilità. Integrazione della sostenibilità nei processi decisionali e strategici dell’azienda, assicurando che lo sviluppo sostenibile diventi parte integrante delle operazioni quotidiane.
  3. Ottimizzazione degli impatti. La norma incoraggia le organizzazioni a massimizzare gli impatti positivi, minimizzando al contempo quelli negativi, soprattutto in relazione ai gruppi più vulnerabili. Questo porta le aziende a prendere decisioni consapevoli e responsabili, bilanciando rischi e opportunità.

Un processo strutturato in sei punti

La ISO 53002 fornisce un quadro chiaro per aiutare le organizzazioni a gestire i loro impatti sugli SDGs, suddiviso in sei fasi chiave.

  1. Definire obiettivi e target ambiziosi. Allineare gli obiettivi aziendali con gli SDGs, puntando a impatti positivi significativi.
  2. Coinvolgere le parti interessate. Identificare e dare priorità agli impatti effettivi e attesi attraverso il dialogo con tutte le parti interessate.
  3. Raccogliere dati sugli impatti. Monitorare gli impatti reali e previsti per valutare l’efficacia delle azioni intraprese.
  4. Sostenere l’innovazione. Generare opzioni innovative che possano migliorare l’impatto sugli SDGs.
  5. Prendere decisioni ponderate. Considerare la tolleranza al rischio delle parti interessate nelle decisioni aziendali.
  6. Gestire i compromessi. Comprendere e gestire i compromessi per massimizzare gli impatti positivi in linea con le esigenze del pianeta.

Comprensione, coinvolgimento e integrazione

Ogni organizzazione deve valutare attentamente i fattori interni ed esterni che influenzano il suo contributo agli SDGs. La norma evidenzia l’importanza di considerare le tendenze globali, le risorse aziendali e le esigenze delle parti interessate, rivalutandole periodicamente per garantire un impatto ottimale.
Per poter fare queste valutazioni è essenziale identificare chi sono i soggetti impattati dalle attività. Gli impatti attuali e potenziali che potrebbero includere gruppi vulnerabili, comunità locali, lavoratori, clienti e fornitori. Per dare priorità agli impatti più significativi è importante stabilire un dialogo aperto, un coinvolgimento continuo e strutturato.

L’obiettivo è rendere la sostenibilità un principio centrale in tutte le attività aziendali, non un’aggiunta. La norma richiede alle aziende di documentare chiaramente il loro contributo agli SDGs, assicurando trasparenza e coerenza tra le operazioni e gli obiettivi strategici. La gestione degli impatti deve essere integrata in ogni area aziendale.

Leadership e governance per la sostenibilità

La parte centrale delle linee guida ISO/UNDP PAS 53002:2024 pone grande attenzione alla governance e alla responsabilità all’interno delle organizzazioni, partendo dalla leadership e dal coinvolgimento attivo delle persone. È fondamentale che il top management dimostri un impegno forte verso l’integrazione degli SDGs, promuovendo una cultura aziendale che valorizzi la sostenibilità.

La leadership deve essere in grado di stabilire obiettivi chiari, garantire che le risorse necessarie siano allocate e comunicare l’importanza degli SDGs a tutti i livelli dell’organizzazione. Le responsabilità devono dunque essere distribuite in modo trasparente, coinvolgendo tutto il personale nelle decisioni legate alla sostenibilità e ai risultati da raggiungere.
La governance riguarda dunque sia l’allocazione delle risorse, che la capacità di rendere tutti responsabili per il contributo all’agenda sostenibile. La definizione dei ruoli e delle responsabilità è cruciale per garantire che l’intera organizzazione lavori verso obiettivi comuni. Le persone devono essere adeguatamente formate e consapevoli del loro ruolo all’interno del sistema.

Pianificazione operativa e miglioramento continuo

Dal punto di vista operativo, le linee guida richiedono un approccio pianificato e misurabile.
Stabilire processi chiari per identificare gli obiettivi legati agli SDGs, analizzare i rischi e le opportunità, e pianificare le azioni necessarie per raggiungere risultati tangibili. Un processo che coinvolge pianificazione, implementazione pratica e monitoraggio continuo. La raccolta e analisi dei dati è cruciale, poiché solo attraverso una valutazione rigorosa delle attività le aziende possono correggere eventuali deviazioni dagli obiettivi e identificare spazi di miglioramento. 

In questo quadro operativo, emerge la necessità di un approccio iterativo, basato sul ciclo del miglioramento continuo Plan-Do-Check-Act. Un tipo di approccio che aiuta le imprese a mantenere la flessibilità e la capacità di rispondere in modo proattivo ai cambiamenti del contesto esterno, come nuovi rischi o opportunità emergenti.

Plan-Do-Check-Act
PLAN DO CHECK ACT
Elaborazioni The Good in Town

Il Plan-Do-Check-Act (PDCA) è un ciclo iterativo di gestione e miglioramento continuo utilizzato per ottimizzare i processi aziendali. Introdotto da W. Edwards Deming, pioniere nel campo del miglioramento della qualità, è suddiviso in quattro fasi principali.
Plan (Pianificare). In questa fase, si identificano i problemi o le opportunità di miglioramento e si pianificano le soluzioni. Vengono stabiliti obiettivi e strategie per raggiungere i risultati desiderati.
Do (Fare). Si implementa il piano sviluppato nella fase precedente. Questa fase prevede l’azione effettiva e l’esecuzione delle soluzioni pianificate.
Check (Controllare). Dopo l’esecuzione, si analizzano i risultati per verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti. Si confrontano i risultati ottenuti con quelli previsti, identificando eventuali deviazioni.
Act (Agire). In base ai risultati della fase di controllo, si adottano misure correttive. Se il piano ha avuto successo, si standardizzano le soluzioni; altrimenti, si identificano le aree di miglioramento e si ripete il ciclo.

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